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LEGGE DEL SETTE O LEGGE DELL’OTTAVA

25 Maggio 2017 by Renata e Asimo 3 Comments

LEGGE DELL'OTTAVA

Che cos’è la Legge d’Attrazione? Vi sorprenderà vedere che essa ha ben poco a che fare con la tanto famosa ricetta di “The Secret”, col “pensiero positivo” e con tutta quella gamma di insegnamenti basata sul potere della mente nel raggiungere gli obiettivi. O forse non vi sorprenderà, l’avete già capito voi stessi osservando come vanno le cose…

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1. Il Segreto … di Pulcinella

Le scuole di pensiero e di crescita impostate sulla Legge d’Attrazione così come viene presentata in “The Secret” andavano tanto di moda anni fa; si è fatto un gran parlare della legge d’attrazione, come se si trattasse di un segreto tenuto nascosto per millenni, e rivelato solo di recente.

Non è veramente così, dato che insegnamenti sulla vera Legge d’Attrazione si sono tramandati nel tempo e sono presenti nelle parole di Maestri risvegliati di diverse tradizioni spirituali, sia antichi che contemporanei.

Quella di “The Secret” è stata un’operazione commerciale molto ben riuscita, all’americana. Il libro infatti ha avuto un gran successo, è stato tradotto in molte lingue ed è noto pressoché a tutti coloro che si occupano di crescita personale.

Sicuramente ha conseguito l’obiettivo di cui parla: attirare ricchezza. Ma i lettori del libro che hanno messo in pratica ciò che esso insegna, hanno avuto ugual fortuna?

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2. Funziona?

Si direbbe di no, a giudicare dal disinteresse attuale per un tema, quello della Legge d’Attrazione, che pare non attirare più nessuno. Molti si sono cimentati, negli scorsi anni, nell’applicare “il segreto”, senza trarne i risultati sperati. Sono sorti allora nuovi spunti, per cercare di capire “perché la Legge d’Attrazione non funziona”.

Il punto non è che non funziona, il punto è che si è creato un fraintendimento così macroscopico su cosa essa sia, che i più sono stati tratti in inganno, finendo magari per disinteressarsi all’argomento, liquidandolo col peggiore scetticismo.

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3. Un po’ di chiarezza

Per comprendere che cos’è veramente la legge d’attrazione, è fuorviante partire dai desideri personali. Occorre partire dallo studio delle leggi dell’Universo. Infatti, si chiama “Legge d’Attrazione Universale” perché scaturisce dalla natura stessa di questo Universo e ne governa ogni aspetto. Non si può utilizzarla a proprio vantaggio, per attrarre ciò che si vuole, semplicemente pensando positivo, perché l’Universo non funziona così. Esso non è una macchinetta a disposizione dell’ego. Ciò che crediamo di volere e che ci faccia bene, non è sempre benefico per noi. Se siamo ancora molto identificati con la mente, nessuno sforzo cosciente per materializzare qualcosa servirà allo scopo. L’Universo è infinita abbondanza, ma per attingere a tale ricchezza occorre sviluppare altre qualità, sintonizzarsi con le sue vibrazioni, imparando innanzitutto a riconoscere ciò che è buono per il viaggio della nostra Anima. Quello ci verrà dato, perché noi ci siamo incarnati per riceverlo e per realizzarlo. Ma se ci ostiniamo a rimanere ciechi a ciò che ci vibra dentro, al nostro scopo evolutivo, a nulla serviranno i pensieri positivi diretti ad attrarre qualcosa che non è essenziale per noi.

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4. La vera Legge d’Attrazione

Studiate i sette chakra, la scala delle sette note musicali, la successione dei colori dell’arcobaleno, e molti altri fenomeni naturali, che si manifestano secondo la sequenza di Fibonacci, e sarete molto più vicini al comprendere la Legge d’Attrazione, di quanto lo possiate essere applicando il “segreto positivo”. Osserva le stelle, le nuvole, le forme del cavolfiore e le meravigliose fattezze delle ali delle farfalle, sentile vibrare in te, e sarai molto prossimo a penetrare i segreti dell’esistenza, o meglio, a lasciarti pervadere da essi. La Legge d’Attrazione è contenuta in tutto ciò, ed è in ogni tua cellula. Ogni particella vitale è l’ologramma dell’intero Universo.

Ogni creazione è una co-creazione: una parte ce la metti tu, l’altra parte ce la mette l’Universo. Più sei in sintonia con te stesso e ti percepisci Uno col Tutto, più tale creazione è spontanea e ti rende felice. Se conosci e rispetti le Leggi Universali, la tua creazione ti porterà abbondanza e appagamento. Altrimenti, ammesso che tu raggiunga gli obiettivi, essi si riveleranno falsi, creduti importanti solo dalla scala di valori dell’ego, una scala dalla quale prima o poi si precipita giù…. facendosi del male.

Utilizzare la Legge d’Attrazione a proprio vantaggio non è solo mirare a un obiettivo che credete giusto per voi, continuando a pensarci e a dargli energia. Questo è il 50 % della cosa ed è il lato più evidente, il lato attivo. L’altro 50 % è costituito dall’aspetto ricettivo: ascoltarsi, definire le giuste priorità non in rapporto all’auto affermazione egotica, ma in relazione ai bisogni interiori, riconosciuti dalla consapevolezza. Ciò è la base di ogni manifestazione che abbia un senso per il cammino dell’Anima.

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5. Dove ho trovato la vera spiegazione della Legge d’Attrazione

Molti anni fa, ancora all’inizio del mio cammino evolutivo, “per caso…” mi fu regalato un libro straordinario: “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” scritto da Ouspensky, discepolo di Gurdjieff. E’ una raccolta dettagliata dei maggiori insegnamenti del Maestro.

Gurdjieff sostiene che è impossibile studiare l’uomo senza studiare l’Universo, e viceversa. Nel libro spiega come è fatto l’Universo e quali sono le sue principali leggi, fondamentali per comprendere la vita e l’essere umano. Tra queste, la Legge dell’Ottava, o Legge del Sette, regola ogni creazione, in ogni angolo dell’Universo. Tutti i fenomeni creativi ed evolutivi si dispiegano secondo questa legge. La potete rintracciare in tutto ciò che osservate. Conoscere la Legge dell’Ottava è basilare per leggere qualsiasi manifestazione.

Comprendere come si esprime l’Universo creando è basilare per diventare buoni creatori della nostra vita. Non possiamo sfuggire alla Legge dell’Ottava, essa governerà anche le nostre creazioni. Dunque è importante conoscerne l’ordine, così da utilizzarla a nostro vantaggio, fluendo in sintonia con essa.

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6. La legge dell’ottava

Le parole di Gurdjeff.

“Una delle leggi fondamentali dell’Universo è la legge dell’ottava.

Per comprendere il significato di questa legge, occorre considerare che l’Universo consiste di vibrazioni. Queste vibrazioni agiscono in ogni tipo di materia, dalla più sottile alla più grossolana. Esse hanno diverse origini e vanno in tutte le direzioni, incrociandosi, urtandosi, diventando più forti, più deboli, arrestandosi l’una con l’altra, e così via.

Secondo le concezioni dell’Occidente, le vibrazioni sono continue. Esse sono considerate come procedenti in modo ininterrotto, ascendendo o discendendo per tutto il tempo in cui continua ad agire la forza del loro impulso originario. Le vibrazioni si sviluppano uniformemente e gradualmente e, in assenza di resistenza, possono anche prolungarsi all’infinito.

L’antica conoscenza contraddice questa concezione, in quanto pone alla base della comprensione delle vibrazioni il principio della loro discontinuità. 

Il principio della discontinuità delle vibrazioni significa che la necessaria e ben determinata caratteristica di tutte le vibrazioni della natura, siano esse ascendenti o discendenti, è di svilupparsi in modo non uniforme, ma con periodi di accelerazione e di rallentamento. La forza d’impulso originale delle vibrazioni non agisce in modo uniforme, ma in un certo modo si rafforza o si indebolisce alternativamente. La forza di impulso agisce senza cambiare di natura e le vibrazioni si sviluppano in un modo regolare soltanto durante un tempo che è determinato dalla natura dell’impulso, dall’ambiente, dalle condizioni, e così via. Ma ad un dato momento interviene un certo tipo di cambiamento: le vibrazioni cessano di obbedire all’impulso originale e, per un breve tempo, rallentano, cambiando natura e direzione. Per esempio, le vibrazioni ascendenti ad un certo momento cominciano ad ascendere più lentamente, e le vibrazioni discendenti cominciano a discendere più lentamente. Dopo questo rallentamento temporaneo, le vibrazioni riprendono il loro corso precedente e si sviluppano di nuovo regolarmente sino a quando si produce un nuovo arresto nel loro sviluppo. 

Immaginiamo una linea di vibrazioni crescenti. Consideriamole nel momento in cui la loro frequenza è 1000. Dopo un certo tempo, il numero delle vibrazioni è raddoppiato, ossia raggiunge 2000.

E’ stato accertato che, in questo periodo tra un numero dato di vibrazioni e un numero 2 volte più grande, vi sono punti in cui si produce un rallentamento nella progressione delle vibrazioni. L’uno è a breve distanza dal punto di partenza, l’altro quasi alla fine. 

Le leggi che determinano il rallentamento delle vibrazioni o la loro deviazione dalla direzione primitiva erano conosciute dalla scienza antica. Queste leggi erano incorporate in una formula o diagramma che si è conservato sino ai giorni nostri. In questa formula, il periodo al termine del quale le vibrazioni sono raddoppiate era diviso in otto gradini diseguali, corrispondenti al tasso di progressione delle vibrazioni. L’ottavo gradino è la ripetizione del primo, con un numero doppio di vibrazioni. Questo periodo, ossia la linea di sviluppo delle vibrazioni, misurato a partire da un dato numero di vibrazioni sino al momento in cui questo numero è raddoppiato, è chiamato ottava, cioè l’insieme di otto parti. 

Il principio della divisione in 8 intervalli diseguali del processo al termine del quale le vibrazioni sono raddoppiate, è fondato sullo studio della progressione non uniforme delle vibrazioni nell’intera ottava, e i diversi gradini dell’ottava mostrano l’accelerazione e il rallentamento del suo sviluppo nei differenti momenti. 

Racchiusa in questa formula, l’idea di ottava è stata trasmessa da maestro ad allievo, da una scuola ad un’altra. In tempi molto lontani, una di queste scuole scoprì la possibilità di applicare questa formula alla musica. E’ così che fu ottenuta la scala musicale dei 7 toni. 

La scala dei 7 toni è la formula della legge cosmica elaborata da antiche scuole e applicata alla musica. Se tuttavia studiamo le manifestazioni della legge dell’ottava nelle vibrazioni di altro genere, vedremo che le leggi sono ovunque le stesse. Per esempio, lo spettro della luce e dei colori.

Lo studio della struttura della scala musicale offre una base eccellente per comprendere la legge cosmica dell’ottava. La differente altezza delle note è chiamata INTERVALLO. Tra le note c’è un semitono, tranne tra MI e FA e tra SI e DO, dove il semitono manca. 

Se ne cogliamo tutto il significato, la legge dell’ottava ci dà la spiegazione della vita intera, del progresso e dello sviluppo dei fenomeni su tutti i piani dell’universo da noi osservato.

Questa legge spiega perché in natura non vi sono linee dritte, ed anche perché non possiamo né pensare né fare perché tutto in noi si pensa da sé, tutto in noi accade, e accade generalmente in modo contrario a quello che desideriamo o aspettiamo. Tutto ciò è l’effetto chiaro e diretto degli intervalli o rallentamenti nello sviluppo delle vibrazioni.

Che cosa succede al momento del rallentamento delle vibrazioni? Avviene una deviazione dalla direzione originale. 

Questa legge dimostra perché, nelle nostre attività, non c’è mai niente che vada in linea retta, perché, avendo cominciato a fare una cosa, ne facciamo poi un’altra interamente diversa, sovente l’opposto della prima, senza tuttavia notarlo, e continuando a pensare di seguire sempre la stessa linea. 

Le cose vanno sempre in questo modo e noi possiamo osservare ovunque questi cambiamenti di direzione. Dopo un certo periodo di attività energica, di emozione intensa o di direzione giusta, una reazione interviene, il lavoro diviene noioso e trascurato, momenti di stanchezza e di indifferenza appaiono nel sentire; invece di pensare rettamente, si cercano dei compromessi; si sopprimono o si scartano i problemi difficili. La linea però continua a svilupparsi, ma non più nella stessa direzione dell’inizio. Il lavoro diventa meccanico, il sentimento sempre più debole, si abbassa al livello degli avvenimenti abituali di ogni giorno. Il pensiero diventa dogmatico, letterale. Tutto si svolge così per un certo tempo, poi vi è di nuovo una reazione, un arresto, una deviazione. Lo sviluppo della forza può proseguire ancora, ma il lavoro che era stato cominciato con ardore ed entusiasmo è diventato una formalità obbligatoria ed inutile; numerosi elementi estranei sono entrati nel sentire: oppressione, irritabilità, ostilità; il pensiero gira in cerchio, ripetendo ciò che già sapeva e ci si smarrisce sempre più.

Lo stesso fenomeno si ripete in tutte le sfere dell’attività umana. In letteratura, scienza, arte, filosofia, religione, nella vita individuale e soprattutto nella vita sociale e politica, possiamo osservare come la linea di sviluppo delle forze devia dalla sua direzione originale e, dopo un certo tempo, va in una direzione diametralmente opposta, sempre conservando il nome di prima. Uno studio della storia intrapreso da questo punto di vista rende palesi i fatti più strani, ma l'”umanità meccanica” non desidera notarli.

Dalla legge dell’ottava dipendono l’imperfezione e la ristrettezza del nostro sapere in tutti i campi senza eccezione, principalmente perché cominciamo col prendere una direzione e dopo, senza notarlo, finiamo con l’andare in un’altra.

Accade talvolta che delle ottave che progrediscono parallelamente a una data ottava, intersecandola o incontrandola, colmino in qualche maniera i suoi intervalli, e rendano possibile alle vibrazioni di tale ottava di evolversi liberamente e senza arresti. L’osservazione di questo sviluppo corretto delle ottave stabilisce il fatto che, se al momento opportuno, ossia nel momento in cui l’ottava data passa per un intervallo, sopraggiunge uno “shock addizionale” di forza e di carattere corrispondente, essa si svilupperà in seguito senza ostacoli, seguendo la sua direzione originale, senza perdere nè cambiare niente della sua natura.

Le ottave possono svilupparsi in una maniera conseguente e continua nella direzione desiderata se gli “shock addizionali” intervengono al momento necessario, ossia quando si produce un rallentamento delle vibrazioni. Naturalmente, è fuori questione sperare che gli “shock addizionali” arrivino da soli, dall’esterno e al momento necessario.

Resta dunque all’uomo la scelta seguente:

  • 1)O trovare nelle proprie attività una direzione che corrisponda alla linea meccanica degli avvenimenti, in altri termini “andare dove soffia il vento”, nuotare con la corrente, anche se ciò contraddice le sue intime inclinazioni
  • 2)Oppure rassegnarsi all’idea dell’insuccesso di tutto ciò che egli intraprende
  • 3)Ma vi è una terza soluzione: l’uomo può imparare a riconoscere i momenti degli intervalli in tutte le linee delle sue attività, e a creare gli “shock addizionali. In altre parole, può imparare ad applicare alle proprie attività il metodo di cui si servono le forze cosmiche nel creare gli “shock addizionali” ogni volta che essi sono necessari.

La possibilità di shock addizionali creati appositamente dà un senso pratico allo studio della legge dell’ottava e rende questo studio obbligatorio e necessario per un uomo che voglia uscire dal ruolo di spettatore passivo di ciò che accade a lui e intorno a lui”

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7. Che cos’è lo “shock addizionale”?

Gurdjeff allude a un atto deliberato con cui l’essere umano interviene in modo appropriato nello sviluppo di un fenomeno. Lo shock addizionale non casuale ma volontario scaturisce dalla consapevolezza ed è deciso grazie al libero arbitrio.

E’ uno shock addizionale quando immetti nuova linfa a un tuo progetto, non forzatamente ma spontaneamente, ed in seguito a ciò esso va nella direzione che avevi auspicato fin dall’inizio.

E’ shock addizionale quando qualcosa non va e, invece di lamentarti o cercare escamotages esterni, fai ritorno a te, vai dentro te stesso, vedi in che modo ti stai auto-sabotando, e trovi la forza di lasciarti alle spalle ciò che ostacola, e di riemergere con maggior fiducia.

E’ shock addizionale quando ti accorgi che qualcosa a cui tieni ristagna o sta decadendo, e invece di dare forfait, ti soffermi a guardarti dentro e a vedere in che modo tu stesso hai contribuito alla difficoltà, dove inconsciamente hai vibrato energie negative, e ripulisci il tuo campo interiore.

Alcuni esempi.

  • 1)Mi sono prefissa di seguire una dieta alimentare per migliorare la mia salute. Inizio con l’intento di manifestare un nuovo regime alimentare, lo seguo per un po’, e a un certo punto mi ritrovo stanca e demotivata, e mi viene una gran tentazione di reintrodurre gli alimenti nocivi nella mia dieta. Posso cedere, e quindi la mia ottava si interrompe, diventando qualcos’altro, oppure posso osservarmi nel momento critico e decidere di darmi sostegno, magari connettendomi a qualcuno che sta facendo il mio stesso percorso e mi dia incoraggiamento, oppure svolgendo un’attività che mi gratifichi e tenga alto il mio livello di energia, oppure leggendo dei testi sull’argomento che mi ri-motivino a proseguire nella direzione che avevo intrapreso inizialmente. O ancora, inventando una nuova ricetta di cucina super-leggera e anche divertente da realizzare e bella da vedere.
  • 2)Mi sto dedicando ad un progetto di lavoro a cui tengo molto, e che richiederà che io investa le mie energie in quella direzione per un periodo relativamente lungo. Nel momento in cui le vibrazioni rallentano, si inseriscono altri soggetti dall’esterno, a propormi di collaborare con loro in qualcosa che apparentemente ha attinenza col mio progetto, ma nei fatti ha un’energia completamente diversa. Di fatto, è il loro progetto, ricalca le loro esigenze, non le mie. Costoro hanno  molto entusiasmo, vorrebbero coinvolgermi e sono anche insistenti. Potrei essere tentato di dire di sì, ma se sono attento e guardo bene la loro proposta, non riconosco in essa l’energia che contraddistingue il mio progetto. Se accondiscendo a loro, la mia ottava si interrompe. Se mi accorgo di tutto ciò, e dico di no, dò lo shock addizionale che mi permetterà di proseguire sulla mia strada.
  • 3)Sono in una relazione di coppia che è partita bene e proseguita in amore per un certo periodo di tempo, e all’improvviso l’energia sembra ristagnare e non capisco perché. Forse siamo al settimo anno di unione, che tutti sanno essere un momento critico, ed infatti corrisponde al rallentamento delle vibrazioni tra il SI e il DO. Posso cadere nell’errore di cominciare a biasimare l’altro o nutrire rancore, e avanti così metto dei semi oscuri nella relazione, fino ad arrivare alla separazione. Se in tale contesto mi imbatto nell’ottava di un’altra persona in cerca di un partner, sarà possibile che ne venga attratta fino a tradire il mio partner. O posso scegliere consapevolmente di prendere del tempo da dedicare alla coppia, per esempio spezzare la routine e regalarsi un viaggio, o perfino lasciare che scoppi una salutare litigata, che se vissuta in modo creativo può contribuire a schiarire l’atmosfera e riportare in equilibrio le cose.
  • 4)E’ lunedì e sono affetto da “sindrome del lunedì”. Non c’è da stupirsi. Anche in questo caso, è il momento di rallentamento delle vibrazioni tra il SI e il DO. Se lo riconosco, invece di deprimermi e di fustigarmi, mi invento qualcosa di originale per affrontare il lunedì. Per esempio, mi alzo per tempo e faccio una bella meditazione prima di andare al lavoro.

Lo shock addizionale è un atto creativo, è un gesto con cui esci dagli schemi e decidi di darti una nuova opportunità per ridare energia a qualcosa a cui tieni.

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8. La legge dell’ottava e l’abbondanza

La mente si illude che le cose della vita si sviluppino in maniera rettilinea. Per questa via, non ti porterà mai all’abbondanza. La mente razionale è convinta di manifestare seguendo la legge 1 + 1 = 2.

Perciò usare il potere della mente non ti porterà molto lontano.

L’Universo è molto più grande. La Legge dell’Ottava ci mostra che esso è abbondanza allo stato puro. Il rallentamento periodico delle vibrazioni non è un difetto, un’imperfezione, ma è ciò che permette l’andamento a spirale e il continuo allargamento ed espansione. Se si osserva il moto della galassia, del sistema solare, dei pianeti, la spirale appare molto più completa di una linea retta immaginaria. La spirale include ciò che c’era prima e va oltre, si allarga, si amplia.

L’evoluzione non si dispiega in modo additivo, ma moltiplicativo. Di più, in modo esponenziale, cioè quantico. Osservate la geometria del cavolo romanesco, divenuto l’emblema della sequenza di Fibonacci, e ne avrete un assaggio.

Se ci si ostina a perseguire l’abbondanza restando ancorati agli schemi mentali, si rimarrà frustrati. L’Universo farà di tutto per rispecchiarti che stai sbagliando, che sei in difetto verso te stesso. Ti imbatterai in situazioni di insuccesso che tu stesso attiri perché la tua Anima vuole di più.

La legge dell’ottava è la spiegazione scientifica di come l’Universo incessantemente crea, e crea verso il di più. Se vogliamo diventare creatori quantici della nostra vita, dobbiamo lasciar andare le ristrettezze in cui ci chiudono i vecchi modelli mentali razionali, ed aprirci a osservare i fenomeni, incluso noi stessi, in modo diverso, e così disporci a cavalcare l’onda dell’ottava, anziché rimanere imbrigliati nei vecchi meccanismi, che sono pronti a tornare a galla e a deviarci quando le vibrazioni rallentano.

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di Renata Rosa Ughini

Copyright 2017 – tutti i diritti riservati

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Approfondimenti:

un libro straordinario, un libro per veri ricercatori. Un po’ tosto, ma meraviglioso.

“Frammenti di un insegnamento sconosciuto” di Ouspensky

 

 

 

 

Filed Under: Blog

Comments

  1. marco says

    10 Giugno 2017 at 23:15

    Grazie per queste nuove informazioni, le ho trovate illuminanti per il mio percorso evolutivo.

    Rispondi
  2. SONIA says

    29 Maggio 2019 at 10:07

    Grazie, profondo e illuminante.
    Un abbraccio di luce

    Rispondi
    • Renata e Asimo says

      29 Maggio 2019 at 10:14

      Prego, dal cuore

      Rispondi

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