Rilascio delle cariche energetiche contenute nelle memorie cellulari auto-limitanti
La pulizia del karma è un percorso di trasformazione dei retaggi passati immagazzinati nell’inconscio, che influenzano il presente protraendo una catena di sofferenze e disagi di natura fisica, emotiva, mentale e spirituale.
La pulizia del karma consiste in un graduale rilascio di pesi, blocchi, traumi, nodi, legami, formatisi a seguito di situazioni dolorose non processate, che nel tempo hanno impattato negativamente l’anima, disconnettendola del tutto o in parte dalla coscienza e creando frammentazione e difficoltà.
Lo scioglimento dei nodi karmici e la conseguente reintegrazione delle energie essenziali che naturalmente costituiscono il vero sé, è la via verso una vita vissuta con maggiore consapevolezza e libertà. Svincolarsi da ciò che opprime permette di espandere il proprio potenziale, attrarre situazioni più leggere e aprirsi con fiducia a ciò che l’esistenza ci porge.
La pulizia karmica è un aspetto molto importante nel cammino evolutivo spirituale e vi sono molti modi per portarla avanti. La modalità qui proposta consiste in un ciclo di sedute a distanza in cui vengono utilizzate tecniche di quinta dimensione volte a ripulire in profondità le memorie cellulari che l’anima del ricevente è pronta a rilasciare.
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Sessioni di pulizia karmica con Renata Rosa Dwija Ughini
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Per approfondire
Che cos’è il karma
Karma è un termine di derivazione sanscrita risalente agli antichi testi Veda e significa “produrre conseguenze agendo”. Esso allude alla legge di causa-effetto per cui nulla di ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo è immune da ripercussioni. Ritroviamo il concetto di karma negli insegnamenti induisti e buddhisti, secondo i quali esso è la causa fondamentale della permanenza nel samsara, nel ciclo delle rinascite. L’immagine della testata di questa pagina è tratta da un dipinto buddhista tibetano e raffigura proprio la ruota del karma, il ripetersi di ciò che è stato e che continuerà ad accadere, se non si fa uno sforzo consapevole per liberarsi dal passato, essere totalmente presenti e saltar fuori dal meccanismo.
Per la persona che lavora su di sé il karma non è semplicemente una nozione, non è qualcosa da temere o che può essere risanato ricorrendo alla morale, con azioni considerate “buone” secondo la coscienza. Se così fosse, ripulire il karma riguarderebbe il fare e ognuno potrebbe agire in tal senso come se si trattasse di ripulire una casa o tirare a lucido la propria auto. Ma nel mondo interiore le cose stanno diversamente, perché la pulizia o la sporcizia non sono misurabili in termini oggettivi, ma sono date dalla qualità energetica che accompagna un pensiero o un atto. Se l’energia del soggetto vibra basso, se è inquinata o distorta da forme passate che come ombre si proiettano sul presente, anche l’azione apparentemente più buona risulterà stonata e senza senso, mossa da intenzioni inconsce e contraddittorie. Se invece l’energia è pulita, è allineata con il pensiero e col fare, c’è totalità e questa interezza si imprime nell’azione, dotandola di grazia, bellezza, verità.
Oggigiorno abbiamo accesso a insegnamenti derivanti dalla psicologia, dalla fisica quantistica, dalle discipline olistiche e meditative, che molto arricchiscono la conoscenza dell’essere umano e dell’energia. E’ bene tenerne conto, per aggiornare e approfondire il concetto di karma. Esso è collegato all’inconscio, alla memoria, al passato: si potrebbe definirlo come il bagaglio di esperienze non metabolizzate che l’anima si porta dietro, e che inevitabilmente determinano la qualità dell’esperienza di vita. Se essa non è soddisfacente, se c’è disagio, se c’è sofferenza, non è semplicemente dovuto all’aver commesse in precedenza azioni riprovevoli moralmente, ma alla mancanza di consapevolezza e di luce nell’affrontare certe situazioni, che sono così rimaste in sospeso nel mondo interiore, insolute, come se si trattasse di files che appesantiscono la memoria di un computer e impediscono di incamerare nuovi dati e svolgere le funzioni richieste al presente. Ne abbiamo parlato in altra pagina di questo sito, dedicata alle memorie cellulari.
Ciò che di irrisolto giace nell’inconscio, costituisce un precedente ancora attivo che naturalmente attrae nel presente qualcosa di simile. E’ la legge d’attrazione universale, che recita “Come fuori, così dentro”. Il karma è alla base della coazione a ripetere. Se si vuol evitare che il passato doloroso diventi presente e pari pari si trasferisca nel futuro, c’è da affrontare un cammino di pulizia che vada in profondità a liberare il materiale traumatico incapsulato nell’inconscio, una sorta di cantina energetica in cui si sono immagazzinate le esperienze non completamente vissute, non accettate, e che quindi non sono state lasciate andare. Come una cantina non ripulita, in cui non entrano luce e ordine, si riempie sempre di più di sporcizia e diventa ingestibile, così il karma non ripulito genera altro karma, e così il mucchio di energia stagnante e non processata aumenta. Non si risana da sé o per caso, occorre un atto deliberato.
Da questa prospettiva, potremmo definire il karma come la discarica dell’anima, dove si accumula tutto ciò che viene rifiutato. Dove è situata questa discarica? Nel corpo, nelle emozioni, nella mente. Nel corpo fisico i rifiuti diventano visibili perché si somatizzano diventando malattie.
L’anima per evolvere attrae esperienze, la cui funzione sarebbe quella di stimolarla a crescere, a diventare consapevole processando ciò che incontra e così raffinandosi ed espandendosi. Ma finché essa non è pienamente consapevole, non riesce a viverle pienamente, non riesce a imparare ciò che c’è da imparare e poi lasciar andare. L’anima in cammino può inciampare nelle esperienze che le accadono, può rifiutarle del tutto o in parte, creando divisione al proprio interno, respingendo giù nell’oscurità ciò che ancora non comprende e che non riesce a trasformare con l’uso della consapevolezza.
Il karma è una condizione cronica di trascuratezza energetica. Il suo contrario è la cura dell’energia. Essa si consegue con la meditazione. Se ben condotta, essa libera via via l’anima dai pesi karmici, fa fluire l’energia e la guida verso la consapevolezza. Quando la consapevolezza è piena, la fase karmica del cammino finisce e inizia il viaggio nel Dharma. Mentre quando si è schiavi del karma si è causati, quando si è nel Dharma si è causativi, ciò significa interi.
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Perché ripulirlo
Intraprendere la pulizia del karma spinti dalla paura non ha senso e non dà frutto, perché quella paura in realtà E’ il karma. Osservare la paura quando c’è, includerla nell’intento di pulizia e sentire l’anelito dell’anima a liberarsi è di grande aiuto. Tutti abbiamo una cantina da svuotare, dei pesi da lasciar andare, dei blocchi da sciogliere. Tutti siamo stati vittime e carnefici, in vite diverse o in circostanze diverse. Lo siamo con noi stessi, al nostro interno. La pulizia del karma potrebbe chiamarsi anche “pulizia energetica”, potete dare il nome che volete, non è una questione di credenze o di concetti. E’ qualcosa che funziona nella misura in cui se ne sente il richiamo e vi si vuol aderire. Ecco dei buoni motivi per considerare questa opportunità e ricevere le sessioni di pulizia karmica:
- Per accompagnare e velocizzare la pulizia karmica che già si sta conducendo su se stessi meditando o con altri lavori
- Per sciogliere blocchi energetici che si sa di avere, ma non si riesce a risalire alla causa prima o a liberarsene con altri mezzi
- Per favorire il raggiungimento di un intento personale riguardante un’area specifica della propria vita
- Per aiutare il rilascio profondo di qualcosa del passato che si è già elaborato o si sta elaborando
- Per lasciar andare una relazione problematica
- Per ripulire il karma familiare
- Per dar seguito a sedute di ipnosi regressiva, intensificandone il lavoro
- Per affrontare un momento difficile
- Per sostenersi in una fase di cambiamento
- Per coadiuvare una terapia che si sta seguendo, atta a sanare un disagio fisico
- Per ripulire il livello mentale e portare più chiarezza e concentrazione
- Per equilibrare il piano emozionale
- Per trasformare le cinque ferite e alleggerire la struttura dell’ego
- Per rompere la tendenza a ripetere e ad attrarre situazioni simili
- Per liberare talenti antichi, prigionieri di traumi di vite passate
- Per accrescere la consapevolezza
- Per procedere più speditamente verso il risveglio spirituale
- Per uscire dalla ruota del karma
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A chi è rivolta la sessione di pulizia del karma
- A coloro che lavorano su se stessi
- A chi è proteso verso un miglioramento personale a 360 gradi
- A chi si sta aprendo con semplicità a vie nuove per alleggerirsi e stare meglio
- Ai ricercatori spirituali, ai meditatori
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A chi non è consigliabile
- A chi si aspetta miracoli dall’esterno senza assumersi responsabilità
- A chi rifiuta di cambiare, o lo vorrebbe solo in teoria, dettando le condizioni da un punto di ego
- A chi è molto legato a ciò che può capire e controllare intellettualmente, perciò scettico sui metodi di quinta dimensione
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Cosa la pulizia karmica è
Un lavoro graduale, accurato, veloce di trasmutazione.
- Graduale perché non si può trasformare tutto il karma in una sola seduta, sarebbe troppo impattante per la persona: il karma sostiene l’ego, una falsa identità senza la quale la persona non saprebbe più chi è, crollerebbe.
- Accurato perché basato su una lunga esperienza e pratica, in continua crescita.
- Veloce perché si opera in quinta dimensione: non serve analizzare ciascuna memoria e ricordarla consciamente, è l’energia universale a facilitare il rilascio di più gruppi di vibrazioni karmiche, collegate da un’unica matrice.
Che cosa significa trasformare?
Nel mondo interiore abbiamo lo stesso problema che ci affligge nel mondo esteriore: la gestione dei rifiuti. La natura (sia interiore che esteriore) non ha questo problema, perché in essa nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma. L’ecosistema funziona così. Il problema sorge perché l’essere umano è intrinsecamente libero, quindi creatore, che lo sappia o no, che lo voglia o no. Tutto ciò che crea nel bene, entra a far parte della creazione divina, fluisce nell’universo. Tutto ciò che crea nel male, si separa da essa e ristagna, si accumula e rema contro la vita. La pulizia karmica rende possibile la trasformazione di tale materiale energetico, così che possa re-integrarsi nel flusso della vita.
Le memorie karmiche non sono qualcosa che va cancellato o annientato. La visione ristretta di terza dimensione le considera un impiccio, qualcosa di “negativo”, di cui sbarazzarsi, andando così a rifiutare il rifiuto e ad inasprire il conflitto. In verità, esse sono energie preziose, che attendono solo di essere riscoperte, portate fuori, riabilitate e innalzate su un livello vibrazionale superiore, dove possano contribuire alla vita dell’anima, arricchire il cammino dell’essere umano sulla terra. La pulizia del karma non è un lavoro di soppressione di qualcosa che viene giudicato immondo, ciò non sarebbe di alcun aiuto, non farebbe altro che aggravare la separazione interiore. La pulizia del karma è un lavoro di cambiamento di frequenza, di restituzione all’anima, su un piano nuovo e più elevato, di quelle energie di cui si era deprivata. Trasformare è trasmutare, è riciclare, rimettere nel ciclo della vita qualcosa che prima ne era tagliato fuori.
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Cosa non è
- Non sostituisce il lavoro su di sé, ma lo facilita e lo velocizza
- Non è un lavoro di regressione a vite passate, non è ipnosi regressiva
- Non è un lavoro interpretativo o psicologico, ma può coadiuvarlo
- Non è una obliterazione dei ricordi, non si tratta di cancellare i ricordi (belli o brutti che siano), ma di liberare l’energia rimasta intrappolata in tutto ciò che non è stato vissuto consapevolmente, così da renderla nuovamente disponibile.
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Sessioni a distanza, perché?
Da qualche anno, ho riscontrato che la velocità della trasmutazione è aumentata a livelli esponenziali. Ciò ha messo in evidenza la natura quantica della pulizia del karma e l’abbattimento delle barriere spazio-temporali. Attualmente svolgo più sedute a distanza che sedute di persona. Otteniamo il massimo risultato col minimo sforzo. Ho perfino osservato che la pulizia karmica a distanza si rivela più potente della stessa seduta eseguita di persona. E’ l’intento che fa la differenza, e se esso è forte, non esiste distanza che tenga, il miglioramento personale sarà incredibilmente evidente.
Quando opero in distanza, sento il ricevente presente come se fosse lì vicino a me. Non solo lo visualizzo, ma ne percepisco l’energia, anche se non l’ho mai visto, ma solo udito la voce al telefono, sento le sue vibrazioni e partecipo al processo che sta affrontando per liberarsi.
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Come avviene una sessione
Ecco il protocollo che seguo per le sessioni a distanza:
- Si concorda un giorno e un orario, come si trattasse di un appuntamento di persona.
- Tu prepari una lista di INTENTI scritti, cioè cosa vuoi conseguire, quali sono i tuoi obiettivi evolutivi e perché senti di fare la pulizia. Esempio: mi voglio liberare di….. , voglio sciogliere…. , voglio fare questo cambiamento….. , ecc…
- puoi inviarmi gli intenti via mail prima della seduta, oppure dirmeli al telefono al momento della seduta
- Ci sentiamo al telefono o su Skype e in prima battuta condividiamo l’inizio della seduta, gli intenti
- Poi non è necessario stare al telefono o collegati via Skype, mentre io opero in silenzio, tu stai tranquilla/o a casa tua, meglio se in raccoglimento. Vedi di stare da solo in una stanza tutta per te, con cellulare spento. Puoi farti un bagno rilassante se lo desideri, o ascoltare una musica a 432 Hz, o ancora, fare una meditazione o esercizi di stretching, ecc… o puoi semplicemente stare sdraiato a riposo.
- Se desideri rimanere collegato su Skype anche durante il lavoro, lo possiamo fare, in tal caso sappi che ciò che troverò e che ti riferirò non è importante ai fini evolutivi, non va interpretato né analizzato successivamente, ma solo lasciato andare. Non vogliamo nutrire la mente, ma alleggerirla.
- Dopo circa un’ora/un’ora e un quarto, ti chiamo e condividiamo brevemente come ci siamo sentiti durante il lavoro e infine io concludo con qualche suggerimento per il dopo seduta
- La frequenza delle sedute è totalmente soggettiva e sarai tu a decidere quante sedute fare e con che scadenza, in base al tuo sentire.
- Dopo la pulizia.è bene prendere in considerazione di andare a letto presto e dormire per integrare. Sintomi di stanchezza e spossatezza sono passeggeri e indicano che i corpi sottili hanno lavorato molto velocemente per trasformare e di conseguenza il corpo fisico, il più lento, ha bisogno di riposo per allinearsi.
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Effetti della pulizia karmica
Come il karma si vede dagli effetti che ha, altrettanto la pulizia del karma si nota dagli effetti.
Gli effetti sono molto soggettivi sia come qualità che come portata.
Nell’immediato ci si può sentire più leggeri, più freschi, più sollevati. Se insorge una “sete” di fare un’altra sessione di pulizia karmica, o di farne un ciclo, è bene assecondare questo sentire e procedere senza indugi. Se al contrario pare di non sentire proprio nulla e si sente una repulsione o indifferenza verso quanto è stato fatto, allora vuol dire che non è il momento per l’anima di continuare su questa strada e tale sentire va rispettato.
Nel tempo, col passare dei giorni e delle settimane, molti riscontrano cambiamenti di vario tipo, inerenti varie aree della propria vita. Molto dipende dal punto in cui ci si trova, dall’intento con cui è stata intrapresa la pulizia, e anche e soprattutto dalla capacità di osservarsi nel divenire, di essere ricettivi a ciò che c’è.
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Nota: disclaimer
Il percorso qui illustrato non promette guarigioni né intende porsi come “cura” di alcun sintomo o malanno e NON va a sostituire cure, medicamenti o terapie fisiche o psicologiche.
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FAQ Domande frequenti
1)Io non credo nella reincarnazione. Posso comunque ricevere questa sessione?
Sì, certamente. Per trarre beneficio dalla pulizia del karma non è richiesto credere in qualcosa o non credere in qualcosa. Non è una sessione che funziona in base ai presupposti teorici che si sono formati nella mente del ricevente, perché lavora ad un livello più elevato e veloce di quello mentale.
2)Dimenticherò il mio passato?
Non si tratta di dimenticare né di ricordare. La pulizia karmica non lavora sui ricordi consci. Non si basa su una selezione del passato, scindendo i ricordi gradevoli da quelli sgradevoli. In seguito alla pulizia è probabile che si viva più nel presente e meno nel passato, e questo avviene aldilà del ricordo conscio che si può avere o meno di esso. Se il tuo intento nell’intraprendere la pulizia è stato quello di alleviare il peso di brutti ricordi, è probabile che dopo ci penserai molto meno, o semplicemente cadranno e non costituiranno più un problema per te.
3)Avrò accesso ai ricordi di vite passate?
Non necessariamente. Qualcuno durante la pulizia karmica ha dei flash riconducibili a vite precedenti, ma ciò non equivale a un miglior risultato della pulizia né ne costituisce lo scopo.
4)Mentre l’operatrice effettua la sessione, vede le vite passate o le memorie che il ricevente sta processando?
Anche questo può succedere, ma non è importante. Spesso arrivano flash velocissimi, che non formano una “storia”, ma emergono come aggregazioni di varie memorie, che si richiamano le une con le altre, in relazione al tema su cui si vuol lavorare e alla predisposizione dell’anima ad aprirsi a lasciar andare ciò che la opprime.
5)Le persone con cui ho dei legami karmici da sciogliere, traggono beneficio dalla sessione che faccio su di me?
Possono trarre vantaggio indirettamente, ma ciò è imprevedibile e fa parte del libero arbitrio. In ogni caso, non può costituire il motivo per fare la seduta.
6)Posso fare la sessione su altre persone o per liberare un mio caro?
No. Puoi solo lavorare su te stesso.
7)La pulizia del karma lavora anche su situazioni recenti o di questa vita?
Sì.
8)La pulizia del karma può nuocere o sortire effetti indesiderati?
No. L’unico effetto che può risultare sgradevole è una passeggera stanchezza, ma si risolve con una bella dormita.
9)Ci sono preparazioni particolari da fare prima della seduta?
Scrivere gli intenti, ovvero su cosa si vuol lavorare. Può anche essere un intento generale, tipo “Per il mio massimo bene”.
10)E dopo la seduta?
Bere acqua e riposare.
11)C’è una frequenza particolare consigliata per le sedute?
No. Ognuno fa le sedute che vuole quando vuole.
12)C’è un numero di sedute consigliato?
No.
13)Si può avere in merito un consiglio dall’operatrice?
Sì, potete chiedere un colloquio orientativo.
14)Io voglio reincarnarmi ancora, posso ricevere la pulizia per migliorare il mio karma, anche se non voglio cancellarlo completamente?
Sì certo. La pulizia del karma riguarda tutti, anche coloro che sentono l’illuminazione o nirvana come qualcosa di ancora lontano o fuori dalla loro portata.
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Sessioni di pulizia del karma
con Renata
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Invito al cinema
Ti invito alla visione di “Cloud Atlas”, un film-capolavoro, una perla di consapevolezza sul viaggio dell’anima. E’ un film di non immediata comprensione, perciò lo abbiamo recensito e ti invitiamo, dopo averlo visto, a leggere il nostro articolo cliccando questo link: Cloud Atlas significato spirituale