Tutto ciò che ti serve per vivere bene!
Un cammino completo di crescita personale
per trasformare la tua vita.
Questo mandala illustra in sintesi le esigenze fondamentali nella crescita personale di ogni essere umano. Con il percorso di consapevolezza e i corsi che lo costituiscono, abbiamo dato risposta a queste esigenze di sviluppo personale.
* Fare ordine nelle proprie origini, portare guarigione nel passato personale e familiare
“Da dove vengo?” Vedi corso “Guarire le radici”
* Fare chiarezza sul proprio progetto di vita, su cosa si vuole e sulla direzione da prendere
“Dove sono diretto?” Vedi corso “I destini dell’anima”
* Armonizzare le relazioni con gli altri, trovare il giusto equilibrio tra sé e l’altro, tra condivisione e introspezione
“Come mi relaziono?” Vedi corso “Guarire le relazioni”
* Attingere alle proprie risorse per auto-sostenersi e aiutare se stessi
“Come mi sostengo?” vedi “Il Segreto del Fiore d’Oro”
* Scoprire chi si è veramente, cioè l’essere oltre la personalità “Chi sono io?”
Vedi corso “Intensivo di illuminazione”
Questi 5 punti corrispondono a
- -evoluzione
- -realizzazione
- -amore
- -autonomia
- -consapevolezza
Per le date dei corsi a cui vuoi partecipare, consulta CALENDARIO .
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1. Che cos’è la consapevolezza
La consapevolezza è la scintilla divina dentro di te. E’ ciò che rende un uomo uomo, è ciò che contraddistingue un essere umano. Tutti gli esseri umani hanno la potenzialità di diventare pienamente consapevoli, ma nel genere umano vi sono differenti gradi o livelli di consapevolezza raggiunti in relazione all’evoluzione di ciascuno.
La consapevolezza è la conoscenza diretta di ciò che è. La consapevolezza è la radice di ogni conoscenza, in quanto grazie ad essa percepisco ogni cosa:
- -gli oggetti della realtà esterna al mio corpo
- -i fenomeni interni a me
- -me stesso
Abbiamo in altra sede parlato dei quattro ambiti in cui la consapevolezza si sviluppa e si applica:
- -consapevolezza corporea
- -consapevolezza emotiva
- -consapevolezza mentale
- -consapevolezza spirituale
Nel linguaggio comune è diffuso un fraintendimento su cosa sia la consapevolezza: essere consapevoli di qualcosa viene inteso generalmente in senso mentale, e finisce per essere usato come sinonimo di “sapere, essere al corrente di qualcosa”. Siamo talmente abituati a essere identificati con la mente, da dare un significato intellettuale a qualcosa che, per sua natura, va invece aldilà della mente, e che proprio per questo ci porta a migliorare noi stessi e la nostra vita.
In realtà, diventiamo consapevoli di qualcosa solo quando siamo totalmente aperti a percepire l’esperienza, sia oggettiva che soggettiva, così com’è, senza filtri mentali, giudizi o barriere. E ciò accade solo in seguito a un lavoro di decondizionamento, di connessione con la nostra genuina sensibilità, che è in grado di aprirci a una nuova e autentica percezione.
Cominci allora ad avere una nuova visione delle cose, che non è frutto di un “aggiornamento mentale” in chiave positiva, non è un’elaborazione -il che sarebbe un nuovo condizionamento, e ci porterebbe ad allontanarci dalla consapevolezza-, ma scaturisce spontaneamente da te stesso una volta che vieni messo nel contesto giusto per guardarti dentro e uscire dal pensiero condizionato. Allora trovi le risposte dentro di te, e sono le tue risposte. In questo consiste la loro efficacia. Con la consapevolezza contatti la tua verità, che proprio perché è frutto di un’esperienza vissuta, è forte e indubitabile, e va a costituire la base di una nuova vita. Sei in grado di auto-sostenerti.
Questo, in sintesi, è ciò che fa il training di consapevolezza.
Per partecipare, CONTATTACI
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2. Percorso di consapevolezza, perché?
Da qualunque punto tu parta nel tuo cammino di ricerca o di guarigione, scoprirai ben presto che la consapevolezza è necessaria e ha un ruolo fondamentale. Sia che tu stia cercando la guarigione, sia che stia cercando Dio o Te stesso, o l’autostima, o di liberarti dalla sofferenza emotiva, dal panico, o da qualsiasi altra cosa, la tua ricerca ti metterà a confronto col tuo livello di consapevolezza.
Che cosa fa la consapevolezza?
- -porta guarigione a tutti i livelli
- -ti porta ad accorgerti del tuo errore, quale che sia: alimentare, relazionale, una convinzione, un fardello karmico, ecc…, a lasciarlo andare, e a incontrare il rimedio adeguato.
- -ti fa fare i cambiamenti giusti per te in direzione del miglioramento che cerchi
- -ti aiuta a delineare il tuo percorso e a compiere i passi necessari alla tua crescita ed evoluzione
- -amplia e chiarisce la percezione della tua esperienza di vita, rendendola immensamente più ricca, appagante e degna di essere vissuta.
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3. Come si sviluppa la consapevolezza?
La consapevolezza si può sviluppare in tanti modi, in generale possiamo dire che ogni istante della nostra esistenza è implicitamente orientato allo sviluppo della consapevolezza nostra e dell’intero pianeta, e che tutta la vita è una grande lezione di consapevolezza. Ma il più delle volte non ce ne accorgiamo, e quindi avanziamo lentamente e con fatica tra mille ostacoli. Ecco perché diventare consapevoli è così importante: ci connette con il senso del nostro cammino qui sulla terra, e questo cambia la nostra percezione di noi stessi e la visione delle cose.
Ognuno di noi, poi, ha da trovare il suo modo, la sua via di sviluppare la propria consapevolezza. Noi in tanti anni di cammino di crescita personale abbiamo incontrato contesti più o meno facilitanti per lo sviluppo della consapevolezza.
La consapevolezza non si sviluppa:
- -lasciandosi vivere pigramente, senza confrontare se stessi, dimentichi di sé
- -con il solo studio o la sola ricezione di insegnamenti (non accompagnata dall’esperienza)
- -prendendo per buona la verità di qualcun altro in modo passivo, e fermandosi lì.
Un altro, benché sia un Maestro, non potrà mai sostituire la tua consapevolezza
La consapevolezza si sviluppa:
- -facendo esperienza delle cose
- -lavorando su tutti i piani: corporeo, emotivo, mentale, energetico, spirituale
- -osservando te stesso, ciò ti fa trovare le tue risposte dentro di te, la tua verità
Gurdjeff amava ripetere ai suoi discepoli che lavorare su tutti i piani o livelli era necessario per evolvere e arrivare al SE’. Osho ci ha mostrato come la nostra energia sia completa quando la viviamo e sperimentiamo con totalità in ogni suo aspetto: solo così l’essere umano può fiorire.
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4. Percorso di consapevolezza: le origini
Questo percorso di consapevolezza è stato creato da noi, Renata & Asimo.
Abbiamo dedicato tutta la vita a lavorare su di noi, siamo stati guidati da vari Maestri che ci hanno iniziati alla via della consapevolezza e abbiamo portato guarigione a noi stessi praticando estensivamente quanto ci veniva suggerito nel corso dei seminari e ritiri che abbiamo frequentato. Successivamente, l’esistenza ha voluto che cominciassimo a condividere con gli altri i frutti di quanto abbiamo sperimentato su di noi, e abbiamo così acquisito esperienza nel lavoro con le persone, sia in sedute individuali che in gruppi. Siamo stati sorretti e ispirati dalla comunione e dall’amore che si sono instaurati con le persone, dalle quali abbiamo imparato moltissimo, e i cui conseguimenti ci hanno incoraggiati a proseguire con più fiducia. Cogliamo l’occasione in questa sede di ringraziare tutti coloro che si sono rivolti a noi e che si sono aperti come fiori dinnanzi ai nostri occhi.
Siamo stati guidati da qualcosa di più grande di noi e delle persone, che ci ha mostrato i segni, che ci ha protetti e non ci ha fatto mancare niente di tutto quello che poteva servirci nel procedere a lavorare su di noi, accettando anche la nuova responsabilità di supportare le persone. Il nostro grazie va anche a tutti i nostri Maestri, in particolare a quelli che si sono rivelati determinanti, le cui energie, insegnamenti e metodi hanno innescato la nostra trasformazione, e sono ora parte integrante del training di consapevolezza.
Via via con lo studio, la pratica e l’osservazione, siamo diventati sempre più consapevoli di quale è il nostro contributo all’evoluzione comune, di quale è la nostra specificità; abbiamo scoperto sempre più precisamente ciò che ci riesce meglio e che sappiamo fare bene, unendo alla serietà professionale il divertimento della leggerezza, e abbiamo deciso di fare quello senza esitazioni.
Nel percorso di consapevolezza abbiamo condensato la quintessenza del nostro cammino di lavoro su noi stessi e con le persone. Il percorso di consapevolezza e di crescita personale che vi proponiamo è un concentrato. Ciò significa che voi non avrete bisogno di fare tutto quello che abbiamo fatto noi: vi saranno sufficienti meno tempo e meno corsi per ottenere i VOSTRI risultati, ossia per conseguire tutto ciò che vi serve e che vi è utile per trasformare voi stessi e la vostra vita!
Decine di persone in questi ultimi anni l’hanno fatto, ora tocca a te!
Leggi QUI le testimonianze di coloro che hanno partecipato ai nostri corsi
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5. Caratteristiche pratiche dei corsi
-Ogni corso ha la durata di 3 giorni – 3 giorni e mezzo.
Abbiamo visto che tale formato è funzionale a ciò che si vuole conseguire: un salto di qualità, un cambiamento di consapevolezza che sia un seme per trasformare la tua percezione di te stesso e della realtà. Un lasso di tempo più breve non ci permetterebbe di liberare energia sufficiente per tale scopo. Tempi più lunghi potranno essere presi in considerazione in corsi avanzati, per chi, avendo già fatto il training di consapevolezza, manifestasse l’esigenza di andare avanti.
-Sono ritiri residenziali
Anche questa è una caratteristica voluta di proposito per più motivi: Si vuol creare una discontinuità con la tua vita di tutti i giorni, con le abitudini, le relazioni e i punti di riferimento che ti riportano a ciò che ti dà sicurezza e che altresì ti limita, o ti serve a coprire il problema e a ritardarne la soluzione. Si vuol creare un bacino di energia nuova ed incredibilmente intensa, che può venir fuori e manifestarsi grazie al permanere di tutti i partecipanti nel luogo del seminario, che funge da contenitore di questa energia, che così non va dispersa. Si vuole ottimizzare il tempo che si ha a disposizione in 3 giorni, senza sprecarlo in viaggi e spostamenti. Si vuol dare l’opportunità di frequentare i corsi a persone provenienti da diversi luoghi geografici, spesso lontani dal luogo dove si tiene il corso. Si vuol favorire al massimo l’andare dentro se stessi, cosa che normalmente non accade, o perlomeno non con l’intensità e la profondità che si raggiunge nei corsi del Training di consapevolezza, e che è necessaria perché tu trovi le tue risposte dentro di te. Vedi anche la pagina “Ritiri di meditazione“.
-Accadono in luoghi e strutture particolari
La struttura che ci accoglie è scelta accuratamente e in base a certi criteri. massima protezione e riservatezza idoneità degli ambienti alle esigenze di svolgimento del seminario: ampia sala di meditazione a noi riservata provvista di tutto il materiale necessario, ristorante con pensione completa, stanze doppie/singole con bagno. In questo modo il partecipante non ha da occuparsi di questioni pratiche e la sua energia può essere focalizzata interamente su se stesso.
-Ogni corso è a sé stante
sei libero di decidere di volta in volta quale corso frequentare. La tua iscrizione a un corso non implica la frequenza a tutto il training di consapevolezza. Benché sia consigliabile partire da “Guarire le radici”, sei libero di cominciare col corso che più ti ispira in quel momento: sarà in ogni caso la scelta giusta! . 6. Caratteristiche energetiche dei corsi -Sono corsi intensivi i corsi del training di consapevolezza di channel healing sono esperienze intense, che coinvolgono tutto il tuo essere, e toccano l’anima: è così che la trasformazione può accadere.
-Sono processi.
Che cos’è un processo? Un processo è un insieme strutturato di attività collegate tra loro, che creano energia trasformando le risorse (input) in risultati (output). Tali attività includono anche, ma non solo, le tecniche di meditazione, sia attive che passive, che vengono accuratamente scelte e orientate a seconda dell’energia del momento, delle necessità del gruppo e dell’andamento del processo. Nulla è casuale. Un seminario di consapevolezza non è una semplice successione di proposte accomunate da un tema; non ha un andamento lineare, perché non segue la logica della mente. Non intende darti informazioni su un tema, non ti vuole istruire su qualcosa perché tu ne sappia di più. Non è una scuola. I seminari del percorso di consapevolezza hanno un andamento a spirale: iniziano dagli strati più esterni della personalità per portarti via via a fare esperienza di ciò che è interno, in modo che tu ti avvicini sempre più al nucleo del tuo stesso essere, là dove incontri la tua energia e le tue risposte.
-Sono esperienziali
Un seminario di consapevolezza non può essere raccontato prima, va vissuto per quello che è. Solo in questo modo diventa LA TUA consapevolezza, la tua trasformazione. Questo è il motivo per cui non ti forniamo il programma dettagliato del corso: creerebbe aspettative nella tua mente, che ostacolerebbero il lavoro stesso, perché, sebbene involontariamente, ti faresti un’idea di cosa dovrà succedere. non ti sarebbe di alcuna utilità, dato che molto probabilmente non conosci gran parte delle attività previste, che richiedono di essere spiegate e contestualizzate, per essere fruibili; la presenza è uno degli strumenti dei corsi di consapevolezza, e se ti diciamo prima ciò che si fa, indeboliamo la presenza perché ti allontaniamo dall’esperienza del presente, anziché favorirla. Non sappiamo nemmeno noi quale sarà esattamente il programma del seminario! Abbiamo certamente una tabella di marcia, ma non è rigida, bensì flessibile. Le nostre scelte sorgono di volta in volta in base all’energia del gruppo, alle esigenze che si manifestano e che sono assolutamente imprevedibili, e questo è un esercizio di presenza anche per noi conduttori.
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7. FAQ sul percorso di consapevolezza
-I corsi sono aperti a tutti?
Si.
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-Occorre aver fatto prima altri percorsi?
No.
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-Ci sono requisiti particolari per poter partecipare?
Godere di un buon stato di salute generale. Non assumere psicofarmaci. Questo perché l’assunzione di tali sostanze altera la percezione, anziché favorirla.
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-Si può fare in sedute lo stesso lavoro dei corsi di consapevolezza?
No. Non si può. Uno dei motivi che ci ha spinti a creare i corsi di consapevolezza che vi proponiamo, è l’aver visto, lavorando con le persone, che certi temi non trovano, nelle sedute individuali, adeguata modalità per essere affrontati, sviscerati e trasformati. E questo per diversi motivi:
-la tempistica troppo breve: una seduta è un lasso di tempo breve
-l’intensità e il coinvolgimento: una seduta o un ciclo di più sedute non equivale a ciò che si sperimenta in un corso. Il gruppo crea un’intensità che permette all’energia di andare in profondità, eventualità difficilmente accessibile lavorando da soli o a due.
-la modalità di lavoro: in un seminario residenziale le possibilità di attività si ampliano notevolmente rispetto a ciò che si riesce a fare in una seduta
-il processo: i corsi del training di consapevolezza sono dei processi. Non si tratta di una semplice somma di varie attività, ma ogni attività è connessa alla precedente e alla successiva, in funzione dell’obiettivo, ed esse devono avvenire in sequenza. Ciò in un arco di sedute non è fattibile, per il semplice fatto che passa del tempo tra l’una e l’altra. Con ciò non si intende sminuire il valore del lavoro svolto nelle sessioni individuali. Si vuol semplicemente evidenziare che si tratta di cose diverse. Le sedute individuali vanno bene per certe cose, i gruppi per altre. Se è vero che entrambe contribuiscono al cammino evolutivo, è fuor di dubbio che quello che porti a casa in un gruppo ha una portata energetica decisamente più ampia.
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-Ma io ho difficoltà a lavorare in gruppo e prediligo le sessioni individuali. Non mi piacciono i gruppi perché ogni partecipante ti dice la sua e tu poi rischi di andare più in confusione di prima.
Vogliamo rispondere a questa domanda che è stata avanzata da più persone. Nei corsi del training di consapevolezza, il gruppo è sostegno al lavoro individuale, e non ostacolo. Anche noi abbiamo partecipato, a suo tempo, ad alcuni gruppi in cui ognuno diceva la sua, parlando non solo di sé ma anche di te, e si rischiava di mancare il punto, o di portarsi a casa più le opinioni degli altri che la propria verità.
Così, abbiamo strutturato i corsi del nostro training in modo da far sì che questo non succeda, che ciascuno abbia intorno a sé un contesto al 100 % favorevole al lavoro su se stesso, senza l’intrusione degli altri. Come ciò avviene, lo sperimenterete venendo ai corsi. Ognuno è guidato a guardarsi dentro, a stare con se stesso. E’ proprio in questo modo che il gruppo si può definire tale: quando ciascuno, lavorando su di sé e dando tutta l’attenzione a se stesso, non è motivo di distrazione per gli altri, ma di supporto. I compagni di viaggio saranno per te degli specchi.
I gruppi di consapevolezza non sono gruppi di analisi, né gruppi di aiuto, né terapia di gruppo. Sono incontri di esseri umani senzienti accomunati dallo stesso intento: evolvere, guarire, diventare pienamente consapevoli. E’ il processo stesso che ti sostiene in questo, che ti fa andare dentro, ed è lì che tu trovi la tua luce. Dunque non ti devi preoccupare che gli altri interferiscano, non ce ne sarà l’occasione.
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per approfondimenti: vedi libro “CONOSCI TE STESSO”
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Le parole di Osho “Molte malattie, una sola medicina”
“Hai tentato di non andare in collera, molte volte hai deciso di non arrabbiarti più, eppure ciò accade continuamente. Hai tentato di non essere avido, ma cadi continuamente nella stessa trappola. Hai fatto di tutto per cambiare te stesso, ma non sembra sia mai avvenuto alcun mutamento: tu resti sempre lo stesso. Ed ecco che io dico che esiste una chiave semplicissima: la consapevolezza. Non ci puoi credere! Come può la consapevolezza, la semplice consapevolezza, essere d’aiuto, visto che nulla di ciò che hai fatto è servito a qualcosa? Le chiavi sono sempre molto piccole, non sono mai cose enormi. Una chiave molto piccola può aprire un lucchetto enorme.
Quando la gente chiedeva al Buddha: “Che cosa dovremmo fare per non andare in collera, che cosa dovremmo fare per non essere avidi, che cosa dovremmo fare per non essere così ossessionati dal sesso e dal cibo?” , la sua risposta era sempre la stessa: “Siate consapevoli! Portate consapevolezza nella vostra vita”. Ananda, un suo discepolo, ascoltando continuamente quell’unica risposta data a ogni tipo di persona – i problemi erano sempre diversi, ma la ricetta che il medico dava era sempre la stessa – fu preso da un forte dubbio, era perplesso, e disse: “Che cosa ti succede? La gente ti porta sempre malattie diverse: qualcuno parla di avidità, qualcuno di sesso, qualcuno di cibo, altri di altre cose…. ma la tua ricetta resta sempre la stessa!” E il Buddha disse:” Le loro malattie possono essere diverse, proprio come persone diverse possono sognare sogni diversi. Se duemila persone dormono, faranno duemila sogni. Se però voi tutti venite da me e mi chiedete come liberarvi del vostro sogno, la medicina rimarrà la stessa: svegliatevi! Non potrò dare medicine diverse, la ricetta può solo essere una. Potete chiamarla consapevolezza, potete chiamarla “essere testimoni”, potete chiamarla “rimembranza di sè”, potete chiamarla “meditazione” … sono tutti nomi diversi per la stessa medicina.”
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