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SEGRETI FAMILIARI: come riconoscerli e liberarsene

14 Dicembre 2019 by Renata e Asimo 1 Comment

SEGRETI FAMILIARI

Sapere la verità di tutto ciò che riguarda la famiglia d’origine e la nostra venuta al mondo è un diritto di nascita.

Sfortunatamente, non tutti riconoscono e onorano tale diritto, sia in se stessi sia negli altri. A causa di condizionamenti morali e di atteggiamenti egoici, sono tuttora numerose le famiglie in cui vengono nascosti fatti importanti che coinvolgono membri della famiglia tanto ignari quanto penalizzati dal non sapere come stanno le cose. Solitamente i segreti familiari sono tenuti dai vecchi a danno dei più giovani, i quali sono portati ad espiare, ovvero a scontare colpe che non sono le loro, ma che risalgono a eventi passati sotto silenzio e sommersi nel tempo, ma energeticamente presenti perché irrisolti.

Stai tenendo un segreto? Forse la lettura di questa pagina ti porterà nuova consapevolezza sulle implicazioni di ciò che stai portando avanti, e sulla bontà di aprire quel cassetto chiuso per rendere noto alle persone coinvolte ciò che hai a lungo taciuto.

Stai indagando sulla tua famiglia d’origine, sul tuo albero genealogico, perché hai il sentore che ci sia qualcosa da scoprire o qualche nodo da sciogliere? Questo articolo ti incoraggerà a continuare nella tua indagine, motivata non da semplice curiosità intellettuale, ma dal legittimo desiderio di portare alla luce per riarmonizzare.

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Segreti familiari e costellazioni familiari

Era da tanto che volevo scrivere questa pagina, avendo notato quanto sia diffuso il problema dei segreti familiari, ricorrente nella mia pratica di facilitatrice di costellazioni familiari. Ho constatato quanta sofferenza viene tramandata insieme ai segreti di generazione in generazione. I segreti familiari sono collegati all’irretimento, in quanto trattengono i membri del sistema familiare dall’essere liberi e impediscono il fluire dell’amore. Irretimenti e segreti vanno avanti di pari passo e iniziano quando qualcuno nasconde qualcosa a causa di quella che Hellinger chiama “cattiva coscienza”: si preferisce restare fedeli a un sistema di credenze limitante e socialmente diffuso piuttosto che affrontare gli incidenti di percorso con sincerità e vulnerabilità. La famiglia unita è quella i cui membri si sostengono vicendevolmente ad affrontare le difficoltà rimanendo nella verità. Chi al contrario la manipola in nome di una unità puramente fittizia, non attinge alla forza dell’anima familiare, ma la indebolisce e la frammenta.

Quali sono i segreti familiari più frequenti?

  • Illegittimità in seno alla famiglia: un membro della famiglia non è figlio di coloro che chiama “mamma” e “papà”. Forse è stato concepito dalla madre al di fuori dalla relazione coniugale, o forse è stato adottato. Qualche volta si tratta di bambini che nascono da una ragazza madre e vengono cresciuti dagli zii o dai nonni, ma senza essere messi al corrente di ciò che riguarda la loro origine.
  • Illegittimità al di fuori della famiglia: un membro della famiglia ha avuto un bambino con un altro partner, magari prima di sposarsi, e poi ha rimosso l’evento, delegando per intero la cura del bambino, e dedicandosi invece alla famiglia “regolare” avviata col matrimonio. O anche, un padre di famiglia irreprensibile ad un tratto ha una relazione extraconiugale dalla quale scaturisce un concepimento: il neonato rimane con la madre e nessun membro della famiglia paterna sa niente.
  • Adozioni: nei casi citati non è raro che i nati da relazioni illegittime vengano dati in adozione, perdendo ogni traccia dei genitori naturali. La cosa gravissima qui è che questi bambini chiamano “mamma” e “papà” coloro che li stanno aiutando a crescere ma che non sono i genitori. Se a ciò si aggiunge il cambio di cognome, l’irretimento è servito: la confusione del bambino e le difficoltà a cui andrà incontro da adulto sono solo l’inizio di una catena di fraintendimenti e disagi di vario tipo che colpiranno inevitabilmente la sua discendenza.
  • Il grande amore mancato: un membro della famiglia non ha potuto concretizzare un grande amore giovanile, un fidanzato o una fidanzata che rimane energeticamente presente, come si trattasse di un “fantasma” che aleggia in casa e il cui ricordo è gelosamente custodito e rinnovato, perché non si vuol lasciar andare.
  • Bigamia: che dire di quando un membro della famiglia, generalmente il padre, è bigamo? Si tratta di casi più frequenti di quanto si immagini. Sono uomini che hanno una doppia vita e tengono in piedi due famiglie parallele, nessuna delle quali sa nulla dell’altra. E’ evidente che entrambe i nuclei conducono un menage da “teatrino”, in cui le mogli sono attaccate alla menzogna e tagliate fuori completamente dal sentire e i figli ricevono l’imprinting di un padre che non c’è.
  • Incesti: anche questo è un tema spinoso, un segreto che cela una delle devastazioni più terribili per l’anima, sia per chi è artefice della violenza, sia per chi la subisce, sia per la discendenza. Si tratta di uno dei segreti più difficili da svelare, perché spesso i fatti vengono completamente rimossi perché troppo dolorosi.
  • Morti violente: i fatti di sangue vengono spesso mascherati con falsi racconti, con cui si vuol tramandare che il defunto è morto per cause naturali, forse nel tentativo di riabilitarne l’immagine o di esorcizzare il trauma subito dall’anima familiare. Il discorso si complica quando un membro della famiglia, all’insaputa degli altri, si è macchiato di un omicidio, è rimasto impunito e non ha rivelato a nessuno l’accaduto; in questi casi, la coscienza familiare tenderà a coinvolgere un innocente, che sarà spinto ad espiare attraverso una serie di accadimenti dei quali gli sarà difficile ricostruire l’origine.
  • Destini particolari: raggruppiamo sotto questa dicitura la varietà di casi della vita considerati “strani”, e che solitamente comportano l’esclusione dalla famiglia del membro che ne è colpito. Ecco qualche esempio: handicap di vario tipo, scelte contrarie alle linee guida della famiglia, aggregazione con gruppi sociali diversi dalle aspettative familiari, ecc… Anche in questo caso, l’errore è nel camuffare la realtà costruendo false storie che poi vengono tramandate come vere. Per esempio, un membro della famiglia scappa di casa per arruolarsi nella legione straniera, e i familiari mentono dicendo che è morto accidentalmente. Oppure, un membro della famiglia è stato rinchiuso in un manicomio (quando esistevano queste strutture) e si mente sul suo conto dicendo che era stato ricoverato in ospedale per curare un banale malanno fisico. O ancora, un membro della famiglia viene costretto a compiere una scelta (per esempio, un matrimonio combinato) e si dice che l’ha voluto lui/lei liberamente.
  • Complicità nel segreto: talvolta il segreto familiare è tenuto sotto chiave da un solo componente della famiglia, altre volte si creano alleanze tra vari membri, a scapito di altri che vengono tenuti all’oscuro. Anche questa evenienza è particolarmente dannosa per gli uni e per gli altri, andando a complicare inutilmente il quadro delle relazioni familiari sia nel breve che nel lungo periodo.

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Fiction e segreti

Nella coscienza collettiva del vecchio mondo vi è la diffusa tendenza a interessarsi ai segreti in maniera morbosa, motivati dal pettegolezzo, o per intrattenimento. La funzione della fiction è di tranquillizzare la coscienza e metterla al riparo dal cambiamento. Portando attenzione all’intreccio di segreti sullo schermo televisivo, le persone si distraggono da se stesse e proiettano i propri temi irrisolti, che così possono rimanere tali. Il successo ottenuto dalle soap opera incentrate su intrighi familiari non si spiegherebbe se non ammettendo quanto i segreti siano diffusi e sepolti nella memoria delle famiglie.

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Catene di bugie, catene di sofferenza

Coloro che detengono un segreto familiare non si limitano a mentire una volta. Per protrarre il segreto, saranno costretti a mentire nuovamente e nei confronti di più persone, sia interne che esterne alla famiglia, andando così a ingarbugliare la matassa ulteriormente. Magari inciamperanno nell’evidenza della verità, che come si sa, tende a venire a galla, e saranno da ciò indotti a mascherare ancora e ancora. Ciò non è immune da conseguenze.

Coloro che non hanno esperienza approfondita nel trattare queste tematiche possono pensare che, in fondo, non sia così grave nascondere fatti così poco edificanti. Anzi, si potrebbe pensare addirittura che sia un bene, un gesto magnanimo volto a nobilitare la memoria familiare. C’è chi crede che non vi sia alcun nesso tra un triste destino coperto da un segreto e successive sventure e problemi di altri membri della famiglia. Tale credenza si basa su una concezione egoica e fuorviante della famiglia e delle relazioni, che vede gli uni separati dagli altri, se stessi separati da chi ci ha preceduti e da chi ci seguirà.

L’esperienza delle costellazioni familiari e, più in generale, del lavoro evolutivo, mostra esattamente il contrario: ciascuno di noi è interconnesso e interdipendente con tutti gli altri membri della famiglia, che è molto di più di un semplice raggruppamento di persone. Essa è un sistema dinamico, è un organismo vivo. Con una metafora si potrebbe paragonarla al corpo umano, o ad un ecosistema naturale: ogni componente è intrinsecamente collegato agli altri, la vita e il benessere di uno dipendono dalla vita e dal benessere degli altri e viceversa. Il blocco di uno si ripercuote sugli altri, soprattutto su chi viene dopo, e ne eredita il retaggio, nel bene e nel male: prende i doni e prende i limiti. Se c’è un segreto familiare, se ne fa carico e attirerà situazioni che rifletteranno quel blocco; non avrà pace finché non lo avrà portato alla luce, finché non lo avrà sciolto.

Bert Hellinger ha mostrato queste connessioni in svariate occasioni, sia nella pratica del lavoro con le costellazioni familiari, sia nella teoria della “Hellinger Sciencia”, spiegando come gli “Ordini dell’Amore” siano una legge universale. Nessuno può sottrarsene, siamo tutti influenzati, che lo vogliamo o no, che lo sappiamo o no. Un segreto familiare è un elemento di disordine nella famiglia. L’occultamento della verità è mancanza di rispetto dell’ordine. Quando l’ordine non viene rispettato, l’amore non fluisce e la vita si blocca. Ne conseguono sofferenze di vario tipo: forse qualcuno riproduce, senza saperlo, la situazione dalla quale è partito il segreto, o lo manifesta in modo indiretto, per esempio con una malattia, o con traversie economiche, ecc… O ancora, lo tramanda a sua volta ai figli, ai nipoti. La catena non si spezza da sola, non guarisce col tempo. Essa si conclude o quando qualcuno espia, o quando qualcuno svela il segreto e libera se stesso e gli altri. E’ facile intuire che sarebbe meglio aderire alla seconda opzione, così da porre fine all’espiazione.

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Come risalire alla verità?

Sei su un percorso evolutivo? Se sì, ti chiedi “Da dove vengo?” Tale quesito ti orienta ad occuparti del tuo sistema familiare d’origine. Forse senti l’esigenza di andare oltre a quel quadretto familiare che ti è stato impresso, e che ti convince sempre meno, man mano che ti avvicini a riconsiderare te stesso e le tue relazioni. Da dove cominciare a indagare per fare luce? Ecco un breve vademecum.

  • *Intervista ai familiari. Se i tuoi genitori sono ancora vivi, sono i primi che è utile intervistare. Prepara una bella lista di domande e chiedi tutto quello che avresti sempre desiderato sapere e che non ti sei mai concesso di domandare. Ecco qualche suggerimento: sii discreto e allo stesso tempo deciso. Non aver paura di ledere la loro “privacy”. Sii consapevole che sapere ciò che riguarda la loro vita è un tuo diritto, perché la loro vita è anche la tua vita. Se ti avvicini a loro con il giusto intento, anche se sono persone lontane da questi argomenti, comprenderanno il tuo bisogno e si apriranno, per quel che la loro mentalità consente. Altri da intervistare sono i nonni se li hai ancora, e i parenti che possono dirti qualcosa. Tieni sempre presente che ciascuno di loro ti dirà la sua versione dei fatti: non prendere per oro colato ciò che dicono. Ascolta, annota. E’ solo materia grezza. Sarai tu a posteriori a lavorarci con gli strumenti più opportuni.
  • *Intervista a persone al di fuori della famiglia d’origine, che hanno avuto relazione con essa. Per esempio, gente del paese, soprattutto gli anziani, che generalmente sono contenti di poter parlare del passato con qualcuno che li ascolti e che raccolga le loro memorie.
  • *Reperimento di materiale fotografico. Raccogliere ed esaminare fotografie consente di far luce su aspetti di cui nessuno parla. Ecco qualche spunto. Che espressione hanno in viso? Che postura? Chi è vicino a chi? C’è qualche persona cancellata dalla foto? Qualche foto strappata? Compare qualcuno di cui non sapevi l’esistenza?
  • *Ricerca d’archivio in Comune. Non tutti gli uffici comunali sono disponibili a evadere questo tipo di richieste. Anche in questo caso, tieni presente che sei lì per esercitare un tuo diritto, e che gli impiegati sono tenuti a riceverti e a darti accesso agli atti. Troverai i registri dei matrimoni, delle nascite e delle morti. Annota tutto. Puoi risalire di generazione in generazione, fin dove possibile. Talvolta eventi come incendi o guerre hanno cancellato le tracce e da un certo punto in poi è impossibile andare oltre.

Tutte queste indagini sono sicuramente utili, ma ancora non sono la verità che stai cercando.

Essa verrà a galla nella misura in cui tu sei pronto a riceverla e a lasciarti guarire da lei.

Scoprire un segreto familiare non è per tutti. Spesso si tratta del classico “segreto di Pulcinella”: la verità è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno la vuol ammettere. Anche in questo caso, se non si è aperti sarà difficile vedere, e si ricadrà nel circolo vizioso dell’espiazione. Espiare è più comodo che assumersi la responsabilità.

Vi sono molti validi metodi per elaborare correttamente le informazioni raccolte e passare dall’indagine alla soluzione, svelando il segreto. Uno dei mezzi più efficaci è la costellazione familiare, individuale o di gruppo. Essa consente di fare chiarezza, evidenziando solo ciò che è pertinente alla tua vita e innescando il movimento verso la soluzione.

Che fare se nessuna delle piste di indagine consigliate sopra è percorribile? Ad esempio, se i familiari sono tutti morti, non è rimasto nulla a livello di documenti, o ancora, le informazioni e i materiali reperiti non portano da nessuna parte. Le costellazioni familiari spirituali permettono l’emersione di segreti familiari da fatti di cui nessuno sa niente: è il movimento dello spirito che li rende visibili, li connette al presente e apre alla soluzione.

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Segreto familiare: se lo conosci lo eviti

Stai trattenendo un segreto? Forse è arrivato il momento per lavorare su di te e prepararti a rivelarlo. Farai del bene a te stesso e a tutti i soggetti coinvolti. Ecco qualche spunto.

  • Dove è iniziato tutto ciò? Perché ho cominciato a mentire?
  • C’è una storia che si ripete?
  • Cosa non mi sono perdonato?
  • Sto escludendo qualcuno dalla famiglia? Perché?
  • Quale guadagno traggo dal non svelare questo segreto?
  • Quale immagine di me sto nascondendo e quale immagine di me sto mettendo fuori?
  • Fin dove mi sono spinto nella menzogna?
  • Cosa son disposto a fare per mantenerla?
  • Questo segreto ha un peso nel mio corpo? Dove lo sento?
  • Cosa potrebbe succedere nel bene e nel male, a me e agli altri, se lo rivelassi?
  • Cosa temo maggiormente?
  • Sono sinceramente disposto a rivelarlo? Come?
  • Posso immaginarmi mentre ne parlo ai miei familiari?
  • Ho bisogno di essere aiutato da un facilitatore esterno alla famiglia per prepararmi a dire la verità?
  • Il mio desiderio di dire la verità viene dal cuore? O è motivato dal bisogno egoico di sgravare la coscienza?

Ricorda: rivelare un segreto, soprattutto se a lungo trattenuto, è una questione di coraggio. Nessuno lo può fare al posto tuo. La verità rende liberi, ma c’è un prezzo da pagare, ed è accettare di sentirsi inadeguati, in colpa, giudicati, mentre si è nel vivo della situazione in cui ci si apre all’altro e si parla a cuore aperto. I sentimenti dolorosi non vanno soffocati ma accettati. Lasciandoli fluire passeranno, lasciando il cuore leggero e aprendo una nuova strada.

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Relazionarsi sulla base della verità: una conquista

Abbiamo parlato dei grandi temi e dei segreti che hanno un peso nei destini dei membri del sistema familiare. Cosa è veramente importante? Cosa incide nella vita di una persona? Hellinger dice che i segreti importanti sono quelli che hanno a che fare con la vita e con la morte, e che pertanto sono causativi di vita e di morte.

Ma vorrei qui allargare il discorso a tutti quei piccoli o grandi segreti che ciascuno di noi ha, e che non riguardano necessariamente il sistema familiare, ma piuttosto la relazione che abbiamo con noi stessi, e di conseguenza con “l’altro”, sia esso un familiare o un collega, un amico, ecc… Potrà sembrare che sia normale, o perfino giusto, averli e custodirli gelosamente. In realtà, anche in questo caso sarebbe opportuno fare un’indagine. Ecco qualche spunto.

Fai un elenco scritto di tutte le cose di te che non hai mai detto a nessuno

Per ciascuna di esse chiediti:

  • Perché la sto tenendo nascosta?
  • Dove la sento nel corpo?
  • Quale immagine di me si cela in essa?
  • Cosa penso di guadagnare non dicendola?
  • Come mi autogiustifico per continuare a non dirla?
  • Cosa succederebbe se ne parlassi?
  • In quale contesto e a chi potrei parlarne?

Puoi quindi passare alla fase operativa. Scegli uno di questi piccoli segreti e rivelalo. Dopo aver sperimentato tale apertura, chiediti:

  • Come mi son sentito mentre mi mostravo con quella verità?
  • Ero connesso al mio corpo mentre lo facevo, o ero nel fare?
  • Come mi sento ora?

Ci si potrebbe chiedere cosa hanno a che fare questi piccoli segreti personali con i grandi segreti familiari che sono causa di irretimenti e sventure. Ebbene, tutto è collegato. Gli uni mantengono gli altri. Citerò una frase del Maestro: “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto“. Lavorare su se stessi include le piccole cose e le grandi. Chi si limita a mettere in scena le costellazioni familiari per scoprire i segreti importanti, ma non usa mai la lente di ingrandimento per vedere da vicino se stesso, manca il punto. Con ogni probabilità, non accetterà la soluzione che la costellazione offrirà, poiché ciò comporterebbe una revisione della propria menzogna personale.

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La consapevolezza

Abbiamo detto che la coscienza, intesa come impianto di dogmi morali condivisi da un gruppo, è alla base dei segreti, in quanto si tende a nascondere ciò che si crede non compatibile con essa. Quale ne è allora l’antidoto? La consapevolezza. Essa non è un fenomeno acquisito, non è un elenco di cose giuste o sbagliate, e soprattutto non è collettiva, e non è famigliare, ma individuale. E’ veicolo di verità, perciò rende liberi. Sorge in te quando sei sinceramente interessato alla verità e comprendi che cosa essa sia: non un giudizio preso in prestito, ma qualcosa che solo tu sai perché percepisci da dentro, e che appartiene a te non come ego, ma come Essere sul cammino evolutivo. Più diventi consapevole, più sperimenti la libertà di essere te stesso, meno la menzogna ha presa su di te e non c’è più nessun bisogno di avere dei segreti. Grazie alla consapevolezza si scopre la differenza tra tenere un segreto e tenere delle cose per sé, non per nasconderle, ma per sentirsi nel proprio spazio e relazionarsi da esso e con esso.

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………………………………………….

di Renata Rosa Dwija Ughini

Copyright 2019 – tutti i diritti riservati –

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“Guarire le Relazioni”

ritiro intensivo con Renata e Asimo

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Comments

  1. Asimo Roberto Caliò says

    16 Dicembre 2019 at 16:28

    Lavorare per accedere alla propria consapevolezza è fondamentale sia all’inizio, che durante il processo di scioglimento dei segreti e degli irretimenti familiari. Benché le costellazioni spirituali siamo efficaci nel rivelare segreti e irretimenti, per alcune persone accettare la soluzione non lo è. La causa sono i traumi legati all’infanzia.
    Per predisporsi ad accettarla il corso “Guarire le radici” è il mezzo più idoneo.

    Rispondi

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