Conoscere e percepire l’energia maschile è un elemento importante della crescita personale e spirituale, sia per l’uomo che per la donna. Ma stranamente, mentre per l’energia femminile è stato scritto di tutto e di più, e sono ampiamente disponibili percorsi esperienziali di vario tipo, per quanto riguarda l’energia maschile abbiamo ancora pochi riferimenti. Chi si vuol avventurare nella scoperta di sè come vero uomo, trova scarse risorse per una reale comprensione dell’energia maschile.
Il modello dominante è ancora quello della vecchia era: un uomo poco consapevole, o tutto muscoli o tutto teso ad agire per avere successo mondano. Si può intuire che l’energia maschile sia ben altro.
Apriamoci dunque ad esplorarla più da vicino, con l’intento di introdurci a ciò che va oltre l’apparenza, e che ce ne dia una visione e una percezione più profonda e attuale.
La donna si sta risvegliando al sacro femminino, è ora che anche l’uomo si svegli al suo principio maschile autentico!
CORSO SULL’ENERGIA MASCHILE
1.Energia maschile: che cos’è
L’energia maschile è un raggio di luce che scaturisce dalla profonda oscurità rappresentata dal principio femminile.
L’energia maschile è la manifestazione del potenziale universale, ciò che ne rende possibile l’attualizzazione attraverso l’azione.
Senza energia maschile, l’universo sarebbe destinato a rimanere sconosciuto, informe, nella sua insondabile immotilità.
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2.Energia maschile: le sue qualità
Qualità intrinseche all’energia maschile sono: l’attività, la visibilità, il senso di direzione, l’asserzione, l’essere focalizzato, in grado di attivare i processi della creazione. Vediamole più da vicino.
- Attività.
Mentre l’energia femminile è associata allo stare, allo spazio, al movimento ciclico, fluido e rotondo, l’energia maschile è in grado di muoversi in linea retta, da A a B, di distanziarsi. Mentre il femminile si muove restando dov’è, il maschile esce, va verso.
Per comprendere meglio, pensiamo a cosa succede in natura: gli spermatozoi escono, vanno verso, mentre l’ovulo rimane fermo e li accoglie. Le cellule maschili devono competere per conquistare quell’unica cellula che la femmina ha in serbo. Dunque l’attività, la motilità, la velocità, la selezione naturale sono elementi che contraddistinguono l’energia maschile.
Anche nella crescita personale è utile l’aspetto maschile dell’attività: recarsi a seminari, organizzarsi per alzarsi presto al mattino e fare esercizi fisici e meditare … la meditazione dinamica di Osho ha la qualità maschile dell’azione. Come direbbe Lao Tsu, si consegue la non-azione passando attraverso l’azione. Proprio perché oggigiorno siamo tutti intossicati da un agire meccanico e compulsivo, è assurdo credere che si possa evolvere adagiandosi in un non-fare pigro e inconcludente. E’ l’azione ben direzionata che permette di scaricarci dalle tensioni dell’azione inconsapevole.
Il mondo odierno ha estremizzato questa qualità, impostando il modello socio-economico unicamente su valori maschili quali la selezione, la competizione, il darsi da fare, che non sono sbagliati di per sè, ma hanno causato sofferenza, odio e difficoltà di ogni tipo semplicemente perché non sostenute dal femminile, e quindi sbilanciate e distorte.
Madre natura ci insegna che per generare la vita c’è bisogno di entrambe le energie, c’è bisogno della ricettività femminile e dell’attività maschile: è tempo di conoscere meglio noi stessi e come le due energie fluiscono, per andare verso un nuovo equilibrio.
- Direzione.
E’ focalizzare un obiettivo, restare nel tracciato, è pertinenza, contestualizzazione. L’energia maschile per sua natura evita la dispersione, la divagazione. Crede in ciò che si è prefissato e che sta facendo, e procede dritto, attento alla meta. Centrare il punto consente di non perdere tempo ed evitare sprechi. E’ una forma fallica.
Gli antichi uomini cacciatori erano naturalmente connessi a questo aspetto dell’energia maschile. Il tiro con l’arco ne è un esempio e anche un simbolo.
Sapere dove si è diretti è utile nel viaggio spirituale: avere il senso di direzione aiuta a stabilire le giuste priorità, a sfrondare la propria vita da ciò che è inutile e può distrarre.
- Penetrazione
E’ la capacità di entrare in qualcosa, isolare un elemento e attenersi a quello, è anche qualità connessa all’abilità mentale, intellettuale, al ragionamento e alla lucidità di pensiero, alla capacità di sviscerare un problema e risolverlo.
Questa qualità è utile anche nel mondo interiore, dove aiuta a cogliere un aspetto di sé e capirlo, a andare in profondità, a sviluppare la consapevolezza.
- Assertività
Poter dire “Sì così è”, è definire e definirsi, prendere una posizione. Mostrare e mostrarsi, far vedere, rendere manifesto.
Quando questa qualità è ben bilanciata, è ripulita da ogni aggressività, e si esprime nel dire la propria verità con coraggio, calma e autorevolezza. Porta equilibrio e giusta distanza nelle relazioni, rispetto per le scelte altrui come per le proprie.
- Comunicazione
Utilizzare i linguaggi per rendere manifesto ciò che è, spostarsi ossia viaggiare, attraversare diversi spazi e connettere.
Nel mondo interiore, questa qualità dell’energia maschile aiuta a discernere cosa è cosa, a cogliere nessi e collegamenti. Ciò che viene osservato deve anche essere nominato, affinché la mente si possa chiarire e serva allo sviluppo della consapevolezza. Senza questo ponte, l’essere resterebbe non conosciuto.
- Formazione
Dare una forma, tracciare un confine, delineare o definire. Dare un ordine, creare.
La prima e più evidente forma è quella delle leggi universali. L’amore, che appartiene all’energia femminile, segue l’ordine, che attiene all’energia maschile. Insieme sviluppano la vita e tutto ciò che è.
Ordine è anche disciplina, dote importante nel lavoro su di sé, perché è un insieme di regole date in vista del bene. Un esempio di ciò è meditare alla stessa ora tutti i giorni.
- Illuminare.
Portare luce: fare chiarezza. Il colore bianco rappresenta la luce, il sole che con i suoi raggi rivela le forme del mondo e gli altri colori.
Nella dimensione interiore la luce è rappresentata dalla consapevolezza. Essa non ha le caratteristiche della luce fisica, ma della trasparenza.
Nella cultura occidentale che è orientata verso il manifesto, il Dio Apollo viene raffigurato con il sole. Mentre Shiva, nella tradizione Indù, è vestito di bianco a significare il suo stato di chiara e pura consapevolezza.
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3. Elementi maschili: il fuoco e l’aria
Riferendoci ai quattro elementi, acqua terra aria e fuoco, i primi due sono parte dell’energia femminile, i secondi due dell’energia maschile, perché collegati al cielo.
Chi ha conoscenze astrologiche può riscontrarlo anche nei segni zodiacali maschili e in quelli femminili, e nei rispettivi elementi.
Nella mitologia greca, Zeus è il dio del cielo. Il cielo rappresenta il padre, anche nella tradizione ebraico-cristiana.
- Aria: il pensiero
è elemento collegato alla chiara mente, al pensiero lucido, all’intelligenza, alla capacità di astrarre, concettualizzare, analizzare, formalizzare, costruire, comunicare.
Corrisponde all’archetipo dell’uomo padre, dell’uomo di pensiero, dell’inventore e del viaggiatore.
- Fuoco: l’azione
E’ elemento collegato all’andare, all’impeto, alla forza, al coraggio.
E’ anche connesso alla focalizzazione e alla nitidezza: “mettere a fuoco” significa concentrare l’occhio in un punto e vederlo chiaramente.
Corrisponde all’archetipo maschile del guerriero e anche dell’uomo che lavora, l’artigiano, che forgia e domina la materia. Efesto o Vulcano era il dio del fuoco, dei mestieri.
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4. Energia maschile e energia femminile: verso l’Unità
Abbiamo parlato di alcune qualità specifiche dell’energia maschile e dell’energia femminile. Questa prospettiva può far sorgere l’idea che i due principi, femminile e maschile, siano separati, ma non è così. Essi sono i due poli di un intero, le due facce della stessa medaglia e l’uno non può esistere senza l’altra. Il simbolo del tao racchiude questa verità: la parte bianca yang è l’energia maschile, la parte nera yin è l’energia femminile, e entrambe costituiscono la sfera, l’Uno, l’intero.
È proprio l’interazione delle due qualità energetiche, che si manifestano come forze opposte ma complementari, che rende possibile la manifestazione dell’universo e l’emersione del suo potenziale.
Perciò non è concepibile essere l’uno senza conoscere l’altro. Non puoi essere un vero uomo senza aprirti alla donna, e viceversa se sei donna non puoi fare a meno di contattare ed esplorare l’energia maschile.
Ma andiamo con ordine partendo dall’Unità, da quell’aspetto che è comune ad ogni uomo e ad ogni donna e che trascende la dualità, in quanto include entrambe le polarità.
Ogni essere umano, qualunque sia il suo sesso, è un’espressione dell’Assoluto. Porta con sé un seme che può sbocciare nell’auto-riconoscimento.
Tale anelito è ciò che spinge l’anima individuale ad incarnarsi in un corpo umano, per compiere il viaggio dall’incoscienza alla consapevolezza. Come una molecola d’acqua che evapora dal mare, compie un lungo cammino assumendo varie forme, prima di ricongiungersi di nuovo con la sorgente da cui è scaturita.
L’anima umana può perciò scegliere di incarnarsi come uomo o come donna; in entrambi i casi porta con sé l’intero: un uomo porta con sé una donna che rimane nel sottofondo, nell’inconscio, e lo stesso accade ad una donna che si incarna come tale.
Entrambi i sessi sperimentano un senso di completezza nel corpo quando trovano il modo di interagire amorevolmente. Un uomo che fonde la sua energia con una donna ha la percezione di essere uno, intero, ed è perciò attratto dall’altro sesso. La donna lo mette in contatto con quella parte di sé che egli da solo non contatta e non conosce.
Il suo profondo anelito nel ricercare una compagna femminile è motivato dal desiderio di riconnettersi a se stesso, di unire le sue due polarità. Se lo comprende e vive l’unione con la donna esteriore come un dono e uno specchio che lo aiuta a conoscere l’energia femminile in lui inconscia, procederà verso quell’unione interiore che è la sua realizzazione, come uomo e come essere divino. Ma spesso accade che, per mancanza di un giusto senso di direzione, egli si ferma alla soddisfazione dei suoi impulsi sessuali e alla compensazione affettiva, vivendo la relazione con la donna in modo egoico e proiettando su di lei ciò che lui non vuole riconoscere in se stesso. Se l’uomo non integra energia maschile ed energia femminile dentro di sé, non può elevarsi e realizzare l’Uno o il divino dentro di sé, cioè lo scopo per cui si è incarnato.
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5. Consapevolezza
Da ciò che si è detto, emerge che l’uomo vero è prima di tutto un essere consapevole. Senza consapevolezza, ogni progresso verso il riconoscimento della propria reale natura sarà impossibile.
Che cosa intendo con “reale natura”? È la realizzazione che prima di tutto egli è un’essenza divina, un essere che non ha sesso ma che li trascende entrambi. Conoscersi come tali, avere l’esperienza diretta di sé come pura consapevolezza, è la base per esistere ed interagire con pertinenza nel mondo manifesto sia come uomo che come donna.
L’esplorazione dell’energia maschile è parte del percorso verso il pieno riconoscimento di sé come essere consapevole, perché è da questa prospettiva che si potrà approfondire tale esplorazione, essendo in grado di includere il femminile.
Ogni qualità dell’energia femminile, così come dell’energia maschile, è utile nel cammino spirituale, e proprio evolvendo in esso, sia l’uomo che la donna conoscono il maschile e il femminile dentro di sè, imparano ad integrarli. Crescono così nella consapevolezza, e ciò accresce a sua volta la conoscenza dell’energia maschile e dell’energia femminile in se stessi.
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6. L’uomo che conosciamo
È sotto i nostri occhi quello che accade oggigiorno per la mancanza di questa prospettiva. Sia l’uomo che la donna tirano avanti nel loro percorso evolutivo con delle mancanze rispetto a quello che è il loro potenziale intrinseco, che è realizzato in piccole dosi, oppure solo da una piccola minoranza, che sono gli iniziati, coloro che devolvono la loro vita nel conoscere loro stessi ad di là dei dettami imposti dalla corrente sociale di qualunque epoca storica. Benché anche tra questi esista il rischio di polarizzare la loro esistenza in modo da non incarnare pienamente il loro principio maschile e femminile.
L’uomo inconsapevole ha usato alcune delle sue caratteristiche come la forza fisica, la razionalità, il controllo, il potere, ecc… per imporre il suo dominio a scapito della donna e di qualunque altra creatura non in grado di difendersi da tale prevaricazione. Egli è completamente disconnesso dal suo cuore, dalla sua sensibilità, inclusività. In altre parole, non ha agito ispirato dall’amore e dalla sua impersonale consapevolezza, ma ha angolato la sua azione unicamente motivato dalla paura della sopravvivenza, prima di tutto, e dalla paura di essere vulnerabile. La vulnerabilità è vista come antitetica al controllo, come una debolezza, osteggiata fin dalla nascita.
La storia conosciuta dell’umanità è essenzialmente una storia scritta dagli uomini, in favore degli uomini, atta a giustificarne le azioni. Egli ha relegato il ruolo della donna in secondo piano, perfino alla stregua degli animali, per non permetterle di far sì che egli dubitasse di se stesso e che il suo potere venisse messo in discussione. Infatti possedere una donna non necessita di entrarvi in relazione.
Egli non le ha riconosciuto il suo ruolo fondamentale, minando se stesso ed il terreno su cui ha camminato. La donna è perciò stata costretta a svolgere il suo ruolo più che spesso in maniera marginale ed è grazie alla sua forza interiore che è riuscita a fare quello che ha potuto.
Egli ha soppresso e sottomesso la donna esteriore, e per questo ha dovuto fare altrettanto con quella interiore, tagliandosi completamente fuori dal suo “sentire”.
Questo trend comportamentale ha profondamente segnato l’inconscio collettivo, al punto che si è tramandato fino ai giorni nostri. La società odierna è prevalentemente caratterizzata dagli stessi principi passati che stanno portando l’umanità sull’orlo dell’autodistruzione. Perché quando viene a mancare l’equilibrio tra le forze che compongono la manifestazione, l’universo opera un re-setting attraverso la distruzione.
Ma qualcosa si sta rendendo oggi possibile: la crisi globale è espressione di un’errata gestione del potere maschile e sempre più persone di entrambe i sessi stanno diventando coscienti che bisogna creare una discontinuità con il passato.
La donna odierna è più libera rispetto alle antenate. La mancanza di affermazione della sua completa libertà è in parte dovuta al fatto che l’uomo gestisce ancora il potere e perciò la osteggia in tutti i modi, ed anche perché lei stessa non si auto riconosce completamente.
Quelle che lo fanno sono donne libere a tutti gli effetti, in grado di esercitare il principio femminile nel migliore dei modi. E sono la grande risorsa dell’umanità. L’uomo ha bisogno della donna come del respiro, ha bisogno di essere sostenuto, curato, aiutato.
Solo così il maschile può esprimere le sue qualità nel mondo, quando è sostenuto dal femminile, rappresentato dalla donna esteriore. Se è abbastanza cresciuto da contattare la sua donna interiore, non perde mai contatto con lei, così ogni sua azione diventa creativa ed inclusiva. Costui è di fatto un essere intero.
Operare distaccandosi da un modello obsoleto non è solo auspicabile: è inevitabile, per molti sta già succedendo. Questo momento storico sta confrontando tutti, sia uomini che donne, con la necessità di adeguarsi in fretta alla corrente energetica nuova che sta con sempre più forza sorgendo. Le fazioni si stanno estremizzando: mentre ci sono focolai di guerra, terrorismo e catastrofi ambientali, ci sono sempre più individui di entrambi i sessi che volgono la loro attenzione verso se stessi e a quei valori che sostengono la vita. Anche se per molti, troppi, è un principio che viene preso in considerazione solo a livello concettuale.
In questa fase di transizione c’è anche molta confusione, riscontrabile nella mente e nei comportamenti delle persone. Molti uomini sono confusi. Lo sono anche molte donne. Ma le donne si stanno dando da fare molto di più degli uomini per passare attraverso questa fase velocemente. Si stanno raccogliendo in loro stesse, stanno chiarendo la loro storia personale e contattando le loro risorse per aiutare se stesse, la loro famiglia e il pianeta.
L’uomo sta tentennando, esitante tra il vecchio e il vuoto. Ma il vecchio sta sparendo da sotto i suoi piedi ed a meno che non decida di spiccare un salto verso il nuovo, non riuscirà a stare al passo con i tempi adoperando le sue qualità di uomo essenziale, di cui c’è grande bisogno.
Questo è perciò un invito ad una presa di posizione, a mettersi in discussione e per quelli che lo hanno già fatto, di procedere alla loro evoluzione cosciente verso l’attualizzazione del loro principio maschile.
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7. Verso un nuovo maschile
Il corso “Il principio maschile” è un’opportunità per scoprirlo insieme, nel contesto del gruppo, affinché ogni uomo conosca in modo esperienziale l’energia maschile autentica di cui è portatore.
Quali qualità potrebbe avere l’uomo nuovo?
La consapevolezza, la generosità, l’amore, la determinazione, la focalizzazione, l’azione, l’onestà, l’autenticità, il buon umore, l’amicizia, la forza, la gentilezza. Apprendere come contattare, far emergere e condividere tali aspetti è un processo che ha un inizio e continua per tutta la vita.
Non ci sono mappe prestabilite che possono aiutare. È un bellissimo lavoro di sperimentazione, in cui ci si deve prendere dei rischi. Diventando gli insegnanti di noi stessi, acquisiamo completa libertà. Per mantenerla è assolutamente necessario che ci prendiamo la responsabilità di tutto ciò che facciamo.
Ciò non deve necessariamente essere inteso come un lavoro duro, un sacrificio. Questa è la modalità del vecchio maschile.
Il nuovo si avvale dell’amicizia, della cooperazione, non solo con gli altri maschi, ma anche con le donne.
Sviluppare l’amicizia con una donna è un grande regalo ed opportunità. La donna è per natura intuitiva e la sua prospettiva della realtà è completamente diversa da quella dell’uomo, perciò il suo contributo nel vedere le cose è inestimabile.
Chiunque entri in una relazione di coppia, dovrebbe sviluppare uno spirito di amicizia con la propria partner, tanto quanto avere una buona intesa sessuale ed un rapporto basato sull’amore e sull’onestà.
L’amicizia è quella qualità che include rispetto, fiducia, che da spazio e prospettiva quando abbiamo bisogno di un parere obiettivo su di noi o su qualcosa che facciamo, che non sia un responso offuscato dall’emotività.
L’essere diretti, schietti, veritieri non vi porterà ad avere tanti amici. Ma è altamente possibile che i pochi che avrete saranno altrettanto sinceri, quelli giusti. È necessario operare una chiara distinzione tra quelle che sono le conoscenze, che possono anche essere persone che incontrate frequentemente e coloro che entrano a far parte della vostra sfera più intima. Non sarà necessario operare una selezione: la verità farà quel lavoro.
Ma in ultima analisi, scoprirete che l’essere amichevole diventa una qualità del vostro essere: essere amichevoli con se stessi implica amarsi. Un uomo che si ama può essere amichevole con chiunque. Diventa il clima con cui si relaziona.
di Asimo Caliò Roberto
col contributo di Renata Ughini
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