Initial Path Room è una via per ripristinare la corretta connessione tra anima e corpo fisico, tra la componente energetica e quella materiale, nell’essere umano. Il lavoro sinergico dei codici contenuti negli encoders, le geometrie sacre e l’osservazione amorevole dell’operatore, permette il rilascio degli impianti corrotti e dei lagami con la terza dimensione; viene facilitato ogni processo ascensionale, che richiede una perfetta calibratura del corpo fisico e di tutti i corpi per il transito in quinta dimensione.
Vediamo un po’ più da vicino in cosa consiste, che effetti e benefici concreti può avere.
Hai ricevuto una seduta di IPR? Inviami la tua condivisione! Grazie!
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Silvia
“Ho fatto molte sedute IPR con Renata e la cosa che posso dire è che mi hanno cambiata nel profondo. A seguito delle sedute IPR, ho registrato molti cambiamenti. La prima volta che ho fatto IPR, mi sembrava di guardarmi intorno, di guardare la mia casa, gli spazi di sempre, e vederle diverse. Come se notassi dei dettagli che prima non avevo mai notato.. Era come conoscerli bene e vederli per la prima volta contemporaneamente. Le volte successive, ho registrato altri cambiamenti a livello molto profondo: mi sentivo diversa in molti ambiti della mia vita, soprattutto in quelli più intimi, come la vita familiare, la sessualità, il mio rapporto con il cibo e con il mio corpo. Durante la seduta, ho come la sensazione di essere trasportata giù, da qualche parte, mi perdo in uno stato di (in)coscienza semi-vigile, non sono né addormentata né sveglia. Faccio un viaggio all’interno e puntualmente mi “risveglio” a pochi minuti dalla fine.”
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Renata
Come operatrice IPR, ho il piacere di essere la mia prima cavia di me stessa 🙂 Così, appena ho ricevuto da Joel Ducatillon il pacco con dentro gli encoders, ho scartato il tutto e in men che non si dica mi sono messa all’opera e ho fatto la sessione su di me.
Ho sentito subito molto forte il lavorio dell’encoder che avevo in mano, l’ho avvertito come un lavorio diverso da quello che sono solita sentire quando mi faccio la PMT. Vibrazioni diverse. Ero a occhi chiusi e l’encoder da sè andava in giro per il corpo, avevo davanti a me l’ologramma di me stessa, come se una me alta circa quaranta centimetri fosse in piedi al centro del triangolo. Una figurina girevole, sembrava la bambolina di un carillon, che via via si fermava ed evidenziava i punti o le aree da trattare.
Durante la seduta ho visto che venivano tirate via le cause remote di certi malesseri fisici o squilibri energetici, sui quali ho lavorato tanto tempo, e che non avevano rivelato nessuna causa psico-somatica.
Finita la seduta sono andata a letto e ho sognato che entravo in palazzi molto antichi, il pavimento era apparentemente dipinto, in realtà a guardare bene era sporco, io con uno straccio lo pulivo e venivano cancellati i dipinti e il pavimento diventava lucido come se fosse nuovo.
Entravo in una villa antichissima dove c’era una piscina enorme con dentro un umanoide altissimo e grosso che tirava giù le persone, le abbracciava e metteva le dita nei loro occhi e le accecava. Io ero fuori dalla piscina e osservavo la scena.
Anche lì, dentro alla villa, pulivo e ripulivo il pavimento, sul quale erano dipinte in modo grossolano figure umane d’altri tempi; alla fine, il pavimento era di color neutro. Qualcuno vicino a me mi diceva che avevo cancellato un’opera artistica, io invece sapevo che era solo un disegno rozzo e senza valore.
La mattina seguente mi son sentita un poco stanca ma molto leggera, l’energia con una frequenza più sottile e la calma presente; il desiderio di fare al più presto un’altra seduta IPR, nella quale esser più precisa perché nella prima ho fatto qualche errore di posizione, ma ha funzionato lo stesso.
Ho inviato questa condivisione a Joel Ducatillon, che mi ha risposto “Questi sogni indicano pulizia di vecchie cose … Il sogno con l’umanoide è importante perché spiega come i manipolatori extraterrestri dell’umanità sono scesi nell’essere umano nella emotività (la piscina), il risultato è che abbiamo perso la vista, vale a dire il discernimento e la lucidità necessaria per risvegliare e crescere nella fede e nella coscienza …. Questo è un incentivo a guardare in voi e nel comportamento di tutti i giorni.”
Dopo un po’ di giorni mi sono fatta una seconda seduta IPR.
Ho sentito lavorare fortemente sulle gambe e sui piedi, l’encoder si posizionava sempre lì, percorreva le gambe su e giù, e sotto i piedi toglieva pezzi di qualcosa di pesante e vagamente metallico. La notte seguente mi sono svegliata alle 3, il corpo era caldo poi freddo poi di nuovo caldo, i piedi erano caldissimi, non ho mai sentito i piedi così bollenti, per me è stata una sensazione nuova. L’energia fluiva su e giù come se ripetesse i movimenti che l’encoder aveva fatto nella seduta. Sonno zero. Mi sono riaddormentata verso mattina. Il giorno dopo una leggerezza rarefatta, una più profonda disidentificazione, un poco di stanchezza. Camminando per la strada mi sentivo connessa alle persone e nello stesso tempo vedevo in loro le strutture di terza dimensione come se fossero oggetti: potevo vederli e non esserne influenzata; la cosa più impattante è stato percepire me stessa come appartenente ad una specie diversa.
Ora a distanza di qualche giorno posso dire di aver la sensazione che sia tutto più facile. La stanchezza è sparita, il corpo fisico risponde con più facilità, mi segue meglio; la mente è più lucida e io mi sento più silenziosa.
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Gigliola
Dopo aver parlato dell’intento con Renata, mi sono seduta in una sedia, a occhi chiusi in ascolto dentro di me. Non so cosa mi dovevo aspettare…ma ero pronta a” tutto”. Accogliere tutta la verità, un po’ avevo timore su cosa poteva emergere. Mi incolpavo, e mi domandavo dove sbagliavo…( questi erano i pensieri). Ma ero stanca di andare avanti così… La verità “sapere la verità”.
“Cara Renata
Con la prima IPR tanti DONI, alcuni capiti altri no, perché sento che va oltre alle mie comprensioni- percezioni.
Però un DONO è TUTTI I GIORNI CON ME…..SORRIDO SEMPRE CON IL CUORE.
A differenza di prima che volevo sorridere, ma la rigidità era stampata.
A volte c’era, altre con fatica, non mi vedevo, mi sembrava una cosa strana su di me. (Anche se lo volevo tanto, perché da piccola ridevo sempre e mi piacevo)
Adesso RIDO anche da sola, anche adesso che sto scrivendo…. MERAVIGLIOSA sensazione che emerge -prevale in tutto il corpo.
UN GRANDE GRAZIE (PER AVERMI FATTO RITROVARE IL MIO SORRISO) GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE
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Paola F.
- – una catena (come di ormeggio di una nave) ma d’oro
- – un ariete con le corna avvoltolate
- – la mia testa come se mi crescesse un orto a mo’ di cappello, con piante rigogliose..
- – un grande fiore di orchidea viola intenso
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Silvia
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