Trasmutazione Piramidale delle Memorie
P.M.T. : il secondo step di Steel Storm Staelhe
Gli encoders ADN 850
P.M.T. “Tecnologia”
Joel Ducatillon ha chiamato la P.M.T. “tecnologia”. Vediamo perché e di cosa si tratta.
Guidato e animato dal vivo intento di dare tutto se stesso in questa ricerca, Joel studiò a lungo testi sacri antichi, provenienti da varie tradizioni, soprattutto gli originali, risalenti a epoche remote, in cui era ancor vivo l’insegnamento di Luce su come vivere su questa terra in armonia col creato. Si avvalse anche delle sue conoscenze in campo matematico e fisico, accompagnando lo studio all’osservazione di sé e della natura.
Scoprì così le prime sequenze dei codici delle leggi universali, alle quali si aggiunsero via via più connessioni, man mano che una sequenza ne mostrava altre, e poi altre ancora. L’Universo si rivelava a Joel nella sua immensità, sotto forma di associazioni numeriche, in un’enorme affresco, un mandala di sacre geometrie. Come poter imprimere queste preziose informazioni in uno strumento che le facesse vibrare, che le rendesse vive, presenti, e fruibili all’anima? La moderna tecnologia è venuta in aiuto. Joel, grazie alle sue conoscenze musicali, con l’aiuto di un sintetizzatore ha tradotto i numeri in suoni. Le vibrazioni sonore sono state poi racchiuse negli encoders, prodotti con un soffiatore di vetro.
Si chiamano ADN 850 perché il DNA umano sta cambiando: le due eliche già attivate sono destinate a diventare 12 nell’uomo nuovo; la trasmutazione dovrebbe portare a compiere questo salto quantico in armonia con le leggi universali.
Il termine “tecnologia” è anche usato per sottolineare che non si tratta di un “trattamento” né di una “terapia” : quest’ultima infatti è basata su un concetto di separazione, volendo cambiare qualcosa che non ci piace, e quel qualcosa che non ci piace è considerato “patologico”. La trasmutazione delle memorie, invece, porta all’accettazione e al superamento lavorando a un livello più profondo di quello mentale. La P.M.T. mira a farci progredire verso l’Uno, l’unione, l’unità, a farci realizzare la fusione tra spirito e materia, tecnologia e spiritualità, attraverso l’utilizzo intelligente di mezzi tecnologici che il tempo in cui viviamo ci ha messo a disposizione.
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P.M.T. “di Quinta Dimensione”
La quinta dimensione è una dimensione di esistenza più sottile, a cui possiamo accedere vibrazionalmente anche se non ne siamo immediatamente consapevoli. L’esistenza è una realtà multidimensionale, i cui vari piani sono simultanei, benché noi, nella realtà ordinaria, siamo abituati a percepire la dimensione a noi più immediatamente vicina, e quindi tendiamo a pensare che quella sia l’unica. Siamo soliti funzionare in un mondo quadridimensionale: altezza, larghezza, profondità e tempo è tutto ciò che sappiamo. Ma non è tutto ciò che è. Ragioniamo con la mente inquadrata dalle categorie di spazio e tempo, ma in realtà essi sono parametri del tutto relativi, mentre più lavoriamo con l’energia e più ne diventiamo consapevoli, più ci rendiamo conto che funzioniamo su diversi livelli contemporaneamente. L’esistenza di altre dimensioni si sta affacciando anche nella fisica, con la teoria delle stringhe. “Di quinta dimensione” significa che la P.M.T. opera a un livello più profondo di quello della mente. Quando l’operatore apre la seduta, un cristallo eterico si posa fra la nuca e la sommità del capo del ricevente, e la frequenza vibrazionale dei suoi corpi sottili (mentale, eterico, astrale, causale) si innalza, ossia l’energia comincia a vibrare più velocemente, a un’ottava superiore. Per tutta la durata della seduta, il ricevente sta in quinta dimensione, ciò fa sì che le memorie a lungo trattenute nelle cellule del corpo fisico possano fuoriuscirne e occupare lo spazio della sala di trasmutazione piramidale, pronte per essere raccolte dagli encoders e trasformate. La P.M.T. ci prepara al salto vibrazionale verso la Nuova Terra.
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Trasmutare le memorie. Perché?
Sarà capitato anche a te di avvertire blocchi, lacci e tensioni sia fisiche che psicologiche, di non sentirti libera/o nel tuo modo di pensare e di agire… Tutto ciò è in massima parte causato da memorie immagazzinate dentro di noi, che determinano a livello inconscio i nostri comportamenti, condizionando le nostre scelte e impedendoci di sapere ciò che vogliamo e di contattare la nostra vera Natura. Nel cammino alla scoperta di chi siamo risulta quindi importante ripulire le memorie. Ciò è fattibile mediante diversi strumenti di indagine, di cura e di consapevolezza. Ciò che accade con la P.M.T. è che le memorie non vengono semplicemente viste o analizzate, ma trasmutate, determinando un cambiamento irreversibile nella carne, nelle cellule, in tutto il tuo essere.
P.M.T. e la Legge dell’Attrazione
Gli eventi non provengono dall’esterno, ma da dentro di noi: che lo vogliamo o no, emaniamo in ogni momento un’energia di un certo tipo, condizionata dalle nostre memorie inconsapevoli, che attrae situazioni analoghe nel mondo esterno. Siamo interamente responsabili di tutto ciò che ci accade. Creiamo totalmente la nostra realtà. Trasmutare le memorie non significa “cancellare” la propria storia personale o “eliminare i ricordi”, ma bensì neutralizzare le cariche energetiche che tendiamo a trattenere, e che ci tengono legati al passato attraverso atteggiamenti di avversione o attaccamento, inducendoci a ripetere gli stessi clichè e a attrarre sempre le stesse situazioni. Nell’Universo nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma, e la PMT costituisce una tra le più efficaci tecnologie a servizio della nostra trasformazione. Ti puoi accorgere di tale trasformazione in atto allorché, seduta dopo seduta, osservi che qualcosa cambia nella tua vita, che cominci ad attrarre situazioni diverse e a creare per te una realtà nuova in modo più libero.
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Come si svolge una seduta di P.M.T.
- La persona che riceve il trattamento viene fatta accomodare seduta su una sedia al centro della stanza.
- Un breve colloquio iniziale è volto a prendere contatto e a condividere le motivazioni che spingono il ricevente a essere lì e a scegliere la P.M.T. Egli potrà enunciare i suoi Intenti a voce alta, oppure potrà semplicemente affidarsi all’intelligenza dell’anima, dicendo di voler ricevere la seduta per il massimo bene.
- A inizio seduta l’operatore dispone per terra, come spiegato sopra, 5 codificatori, che formano la sala di trasmutazione piramidale. L’encoder centrale corrisponde al centro della sedia su cui è seduto il ricevente. L’operatore sta fermo per qualche istante puntando i due encoders che tiene in mano verso il ricevente, e così attiva le spirali codificate di DNA presenti in tutti gli encoders. Si attiva così la piramide energetica, che precisamente è formata da un doppio tetraedro a base quadrata.
- L’operatore lavora prevalentemente nella piramide interna, quella definita dalla base quadrata col lato di 2 metri e 10. Si muove tenendo in mano due encoders, che captano e trasmutano le cariche energetiche delle memorie. Lo schema suggerito da Joel viene seguito non in modo rigido, ma fluido: l’operatore sa di avere una traccia, che è la struttura stessa della piramide di trasmutazione, la tiene come punto di riferimento, all’interno della quale sente, vede, percepisce, tocca i nodi energetici che via via si presentano, osserva l’andamento della trasmutazione, si muove con essa. Potrà percepire le memorie sotto forma di fili, gomitoli, reti, fogli strappati, lievi scariche elettriche nella mano, ecc… Appena avverte ciò, vi entra con l’encoder, e questo comincerà a bruciare, trasformare in luce.
- La seduta può durare circa 45 minuti. Durante la seduta, al ricevente è consigliato di stare raccolto in ascolto. Può interagire verbalmente con l’operatore, restando pertinente a ciò che sta sentendo nel momento. L’operatore può dare qualche spiegazione se richiesto, astenendosi dal dare interpretazioni personali e dall’analizzare i fenomeni energetici. La P.M.T. infatti non è né un lavoro di psicanalisi né di counseling, e non è una regressione. E’ bene stare con quello che c’è così com’è. I veri effetti si vedranno in seguito.
- Al termine della pulizia, l’operatore punta di nuovo i due encoders verso il ricevente, fermo, in silenzio. Quindi dà qualche breve consiglio su come integrare al meglio il lavoro.
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Struttura della piramide energetica
La piramide è suddivisa in quattro quarti, come fosse il quadrante di un orologio. Essi corrispondono rispettivamente, procedendo in senso antiorario, ai seguenti aspetti:
- femminile espresso,
- maschile non espresso,
- femminile non espresso,
- maschile espresso.
I due quadranti davanti al ricevente sono riferiti ad aspetti consci, i due quadranti dietro ad aspetti inconsci.
La piramide è altresì suddivisa “a fette” in altezza. Partendo dall’alto verso il basso, troviamo memorie riferite a:
- spirituale
- mentale
- emozionale
- sessuale
- occulto
Generalmente si inizia dal soffitto della piramide, puntando i due encoders verso l’alto, a stimolare la discesa delle memorie.
In ogni quadrante troviamo:
- 2 linee perimetrali: vengono percorse dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra, andando anche un poco fuori dal perimetro.
- 2 trasversali: vengono passate dalla periferia verso il centro, avvicinandosi al corpo fisico del ricevente.
- 2 linee di confine con altri quadranti. Partendo dall’inizio, esse corrispondono a: -memorie familiari di vite passate (a sinistra del ricevente) -memorie di coppia di vite passate (dietro al ricevente) -memorie familiari di questa vita (a destra del ricevente) -memorie di coppia di questa vita (davanti al ricevente).
Punto chiave:
è situato nei pressi della tempia destra del ricevente; in quell’area fuoriescono le memorie delle ferite antiche, che ci si porta dietro vita dopo vita. Chi conosce “Le cinque ferite e come guarirle” sa che veniamo al mondo già predisposti a percepire gli eventi familiari in un certo modo; tale predisposizione risale alla storia dell’anima, alle esperienze traumatiche di vite passate, che non sono ancora state accettate ed integrate.
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P.M.T. : Un percorso di crescita
Prima di ogni seduta l’anima decide quali memorie lasciare andare: è tutto immagazzinato dentro di noi, e l’anima scartabella negli archivi polverosi e prepara le memorie ormai inutili, tutte quelle che possono essere trasmutate in quel momento senza creare troppa instabilità o disagio per quella persona. Non è né il soggetto, né l’operatore che decide cosa bisogna fare. Occorrono 7 sedute per cominciare a sgrossare l’insieme dei blocchi e successivamente se ne possono ricevere altre per facilitare il superamento di un momento difficile o per andare più in profondità. Il fatto di non effettuare le 7 sedute consigliate non comporta alcuna conseguenza, quindi sentitevi liberi. Tuttavia, è dalla decima-quindicesima sessione in poi che si affrontano i nodi duri, si comincia a vedere che si lasciano andare le memorie più radicate e condizionanti. Eventuali momenti di stanchezza o malessere, nei giorni successivi alla seduta, costituiscono un segno che l’anima ha dato molto, e che il cambiamento sta accadendo. Di solito ne segue una sensazione di leggerezza e di miglioramento della qualità della propria vita. Dopo la seduta il corpo fisico impiega in media 21 giorni per integrare e incarnare la trasformazione, perciò è consigliabile osservare tale intervallo minimo tra una seduta e l’altra: periodo propizio per dedicarsi a osservare i cambiamenti. E’ molto importante prendere coscienza di ciò che è stato trasmutato, esercitando l’osservazione di noi stessi, allenandosi ad esser presenti così da evitare di produrre nuove memorie. La frequenza e il numero delle sedute sono soggettivi: ogni persona, in base ai cambiamenti registrati e al proprio sentire, decide come procedere.
P.M.T. e DNA
Gli encoders ADN 850 della P.M.T. sono così chiamati appunto perché contengono il modello dei filamenti del DNA umano. Si ritiene che esso, nel corso della storia dell’uomo, abbia subito una o più manipolazioni, che in origine, presso antichissime civiltà più sviluppate della nostra, come Atlantide, abbia avuto 12, o addirittura 22, filamenti, e che poi sia stato declassato ad averne 2. A conferma di questa teoria, la scienza ha mostrato che nel nostro DNA, oltre ai due filamenti, c’è molto materiale sparso, apparentemente senza nessuna funzione: esso sarebbe il residuo dell’antico DNA completo. Si ritiene che l’umanità sia alle soglie di una grande trasformazione, di un grande salto, e che ciò sarà accompagnato dalla riappropriazione e ricostruzione dei filamenti completi del DNA, che costituirà in tal modo il DNA della nuova razza umana.
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Benefici
Facilito sessioni di P.M.T. dal 2008 e il mio percorso come operatrice e come ricevente è stato ed è tuttora motivo di grande gioia per me. Ho pensato tante volte di scrivere un diario o un libro che contenesse tutte le esperienze, ma poi… dovendo scegliere, preferisco continuare a sperimentare anziché scrivere, tanta è la sete di procedere in questa avventura.
Perciò vi rimando alla sezione “testimonianze” dove troverete un piccolo assaggio degli effetti della trasmutazione.
I benefici spaziano dal livello fisico, a quello emotivo, mentale; ognuno ha la sua storia e vive la trasmutazione a suo modo. P.M.T. non è una via che si sceglie di percorrere spinti dagli effetti positivi che ha avuto su altri. La si sceglie perché ci si sente attratti. E’ una scelta di cuore. E’ pre questo che risulta efficace aldilà di ogni aspettativa.
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P.M.T. FAQ Domande Frequenti
Durante la seduta, il ricevente riesce a vedere quali memorie vengono trasmutate?
I contenuti delle memorie non vengono necessariamente ricordati coscientemente dalla persona che riceve, ciò non è importante, dato che la trasformazione non accade a livello mentale, ma a livello energetico. La P.M.T. non è una regressione. Se il ricevente vede ad occhi chiusi delle immagini, va bene. Se non vede nulla, va altrettanto bene. Eventuali contenuti vanno osservati e lasciati andare, senza cadere nella tentazione mentale di costruirci una storia sopra o di enfatizzarli.
Durante la seduta, l’operatore riesce a vedere quali memorie vengono trasmutate?
L’operatore potrà percepire le memorie sotto forma di fili, gomitoli, grappoli, reti, fogli strappati, lievi scariche elettriche nella mano, ecc… Appena l’operatore avverte ciò, vi entra con l’encoder, e questo comincerà a bruciare, trasformare in luce. Se vede anche immagini riferite a questa vita o a vite passate, le osserva e le lascia andare. Se non vede nessuna immagine, la trasmutazione avviene comunque.
La P.M.T. guarisce patologie fisiche o mentali?
La P.M.T. non è una terapia, chi è affetto da malattie fisiche o mentali è consigliato di rivolgersi ad uno specialista del settore. Tuttavia, ricevere P.M.T. se uno se la sente, come ulteriore aiuto in un percorso di guarigione già impostato, può giovare. Ciò andrà valutato caso per caso. L’operatore P.M.T. che nota aspettative di guarigione o di miracolo nel ricevente, lo informa adeguatamente su cosa è P.M.T. e se necessario, lo indirizza altrove.
E’ efficace anche per chi non crede nelle vite passate e nel karma?
Sì, i sistemi di credenza sono parte di un mentale di superficie. Se uno sente di voler ricevere P.M.T. , non importa quali siano le sue convinzioni, la sua anima saprà cosa lasciar andare.
Come prepararsi a una seduta?
Non vi è una preparazione particolare. E’ possibile che, dal momento in cui si decide e si fissa l’appuntamento, succedano cose particolari, o si facciano sogni densi di significato. Questo perché l’anima si mette in movimento, si prepara a trasformare.
Come auto-aiutarsi dopo una seduta ?
E’ possibile (ma non è detto che a tutti succeda) sentirsi stanchi a fine seduta e nei giorni seguenti. Dormire di più, andare a letto presto per alcune sere, bere molta acqua, sarà d’aiuto. Di solito la spossatezza si risolve da sé dopo qualche giorno. Essa è un fenomeno del tutto naturale, motivato dal fatto che il corpo fisico, che è il corpo più lento e pesante, è chiamato a incarnare un cambiamento che, a livello dell’anima, è accaduto assai velocemente.
Che fare se dopo la seduta ci si sente emotivamente suscettibili o instabili?
Anche questo è un fenomeno transitorio. Alcune stampelle su cui si basa l’impalcatura dell’ego, vengono meno a seguito della pulizia e ciò può far sentire spiazzati. La cosa migliore è accogliere questa nuova condizione come un passo avanti: se sono state tolte delle barriere, ci sarà da integrare. Tutto ciò che emerge col tempo dall’avvenuta trasmutazione è reale, è vero ed è connaturato al Sé. Non c’è da perdersi d’animo se si attraversano stati d’animo sgradevoli, essi sono solo detriti del vecchio che se ne sta andando. L’essere naturalmente, senza fare nulla, evolve verso l’equilibrio.
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Sessioni di “P.M.T.” con Renata
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