Con immenso piacere pubblico le testimonianze di anime incarnate in un corpo femminile, riconosciutesi donne nel senso pieno della parola, e dee, donne di luce,
pronte a portare guarigione grazie alla forza del potere femminile.
Ringrazio chi di Voi che avete partecipato al seminario “Femmina Donna Dea” mi vorrà inviare la sua preziosa testimonianza, così che altre ricevano, anche solo leggendola,
un lampo di quel sacro femminile che alberga in ognuna di noi.
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Tiziana
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Angelica
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Paola
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Renata
“Anche per me che l’ho condotto, questo seminario è stato una rivelazione.
L’ho partorito dopo un lungo periodo di gestazione, nel quale sono confluiti numerosi spunti che chiamavano da dentro in modo potente.
Avevo partecipato molti anni or sono a numerosi percorsi sul sacro femminile, che avevano contribuito alla pulizia e al risveglio dell’energia femminile in me. Li avevo fatti PER ME e non in vista di tenere un gruppo in veste di conduttrice!
Nel tempo essi si sono integrati nel mio cammino di donna e di essere di luce, e hanno dato origine a qualcosa di completamente nuovo e innovativo. Di ciò sono felice. Originalità e creatività sono qualità distintive dell’energia femminile e sento di averle pienamente riversate in questo seminario.
Ho partecipato anch’io ad esso mentre lo conducevo e devo dire che ne avevo proprio bisogno, anche se non lo sapevo. Bisogno di sorellanza vera, di contatto vero e autentico tra donne, nella gioia di sostenerci le une con le altre nel parto di se stesse. Bisogno di tirar fuori la mia creazione e di condividerla con le sorelle. Bisogno di maggior chiarezza di quale sia la linea di confine tra il femminile distorto e il femminile sacro. Bisogno di mettermi alla prova. Di iniziare ed essere iniziata. Bisogno di lasciar andare con dolcezza e di celebrare la nuova energia femminile, eternamente capace di rigenerare se stessa.
Un tema che può sembrare marginale se confrontato all’importanza di altri percorsi in apparenza più “fondanti”, si è rivelato la base di tutto. Una base profonda, ancestrale, invisibile. Una base silente e saggia, inscindibilmente UNA col principio femminile universale.
Di ritorno dal seminario mi riscopro più connessa a questa base, che mi fa fluire con fiducia nella ciclicità del ritmo di vita-morte-vita, legge universale che informa ogni cosa.
Renata”
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Risveglia anche tu il sacro potere femminile!
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Cosa ti porti a casa?
La voce delle donne alla fine del seminario
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Elena
“La forza del femminile scoperta dentro. L’aver trovato questo movimento interno al mio corpo femminile, un vortice di energia che dall’utero sale fino al terzo occhio. Sento che in qualunque momento o situazione lo posso richiamare e attingere a questa energia. Grazie a tutte voi”
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Angela
“Per me il rientro dopo questo weekend è stato magico.
I giorni a seguire sono stati fecondi e ricchi di spunti per il mio lavoro. E’ cambiato il rapporto con mia figlia. Altre donne si stanno affiancando al mio cammino. Mia madre ha ascoltato un mio consiglio. Grazie di cuore a tutte voi e a Renata.”
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Pina
“Mi porto a casa la completezza. Mi son sempre sentita spezzettata. In qualche occasione mi sentivo donna, in altre femmina, in altre dea a modo mio, però ora sento l’unicità, la completezza. Sento che ancora molto deve arrivare di qui in poi, nella mia vita di tutti i giorni. Ora so che ho un elemento in più: il mio utero riconosciuto e visto da dentro, per poter connettermi a me stessa. Grazie”
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Lina
“Mi porto a casa otto sorelle, otto dee a cui chiederò consiglio e aiuto e un grande spazio, il mio spazio utero che interrogherò e ascolterò quando dovrò prendere delle decisioni nelle mie situazioni. In primis porto a casa l’aver visto che tutto ciò di cui ho bisogno è dentro di me, dove so perfettamente e non ho bisogno di cercare esternamente, è già tutto qui. Grazie.”
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Maia
“Il bello del percorso è stato proprio entrare nell’esperienza: annunciare qualcosa, e poi entrarci dentro con tutto il corpo. Il lavoro sul corpo, soprattutto con la danza, per me è stata un’esperienza trasformativa. E così anche le meditazioni, ho sentito che mi servivano proprio, per entrare in connessione dentro. Belli anche i riti di cui secondo me abbiamo tanto bisogno, perché il mondo ci vuol portare da tutt’altra parte, invece il rito ci connette alla sostanza di cui siamo fatte. Grazie.”
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Sara
“Per è stato un percorso a vari livelli. Uno è stato il confronto con le dee ma da una prospettiva concreta e quotidiana. Mi ha dato un sacco di consapevolezza rispetto a me stessa e in particolare sulla rabbia che mi portavo dentro rispetto al non poter aver voce in capitolo, non esprimere me stessa e non poter scegliere se dire sì o dire no. Per me l’esperienza qui è stato un grande insegnamento perché sta rafforzando qualcosa che sta avvenendo nella mia vita in questa fase.
Altro livello è stato l’incontro con l’utero, illuminante, qualcosa che non conoscevo, nemmeno avevo mai incontrato in altri percorsi svolti precedentemente. L’utero come centro energetico non viene mai esplorato. Viene solo considerato come organo per fare bambini, poi quando il figlio nasce, l’organo non esiste più. Vorrei coltivare questo germoglio di qui in poi. Consapevole di quanto questo centro mi completa, mi fa sentire piena. Perché tante volte il senso di vuoto che sentivo come una mancanza mi ha indotta a cercare fuori. Per me è stata una grossa scoperta che questo vuoto lo posso riempire da dentro, da me, libera di scegliere se rimanere competa in me o se stare con qualcuno ma relazionandomi da questa completezza.
Il terzo livello, quello del contatto con la dea, per me è più famigliare, qualcosa che anche a casa nelle pratiche già sentivo affine a me e qui si è espansa e approfondita. Vorrei lavorare su quella parte che sento forte, anche espandere il contatto con gli elementi della natura. Grazie.”
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Ornella
“Mi porto a casa un senso di pienezza data anche dall’unione di un gruppo di donne che hanno lo stesso obiettivo e perciò riescono a scatenare energia. Sono più consapevole che la strada che sto percorrendo è quella giusta. Grazie. Sto arrivando al mio sposalizio interiore. Sono contenta di essere riuscita a contattare un aspetto archetipico che conoscevo poco (Artemide), che mi facesse vedere quella forza e qual coraggio che non pensavo di avere. Grazie.”
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