Sessione evolutiva effettuata via Skype o per telefono
La telefonata di luce è una sessione a distanza dedicata ad affrontare una tematica personale che vi sta a cuore, su cui volete portare chiarezza, o attivare un movimento interiore verso una soluzione. La seduta può essere interamente dedicata a interagire verbalmente, oppure può essere anche supportata da strumenti olistici che si rivelano utili in base al vissuto che emerge e alle necessità evidenziate.
Il vantaggio di questo tipo di seduta è che può essere effettuata ovunque, richiede solo una buona connessione e uno spazio sufficientemente privato e protetto, per esempio una stanza a casa vostra oppure un angolo appartato e sicuro in natura.
L’orario è quello che decidiamo insieme quando prendi l’appuntamento.
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TELEFONATA DI LUCE con Renata
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e-mail renataeasimo@gmail.com
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Cos è la telefonata di luce
E’ un lavoro di consulenza individualizzata, incentrata su un tema, e finalizzata a sviscerarlo e ad avviare un processo di miglioramento personale in relazione al tema stesso.
Durante l’incontro vieni supportato a:
- Individuare il tema
Alcune volte la problematica oggetto della sessione è ben chiara in partenza, altre volte lo è meno e necessita di essere meglio messa a fuoco; tale aspetto, che può essere dato per scontato, non è da sottovalutare, in quanto per portare un miglioramento in qualcosa, bisogna sapere innanzitutto esattamente il motivo che ha spinto la persona a cercare aiuto. Se l’esposizione dello stesso è generica, la prima forma di supporto consiste nel fare il punto della situazione. Cosa sta accadendo? Come ci si sente a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale? Cosa sta a cuore?
- Come affrontarlo
L’argomento viene messo sotto la lente d’ingrandimento, nel senso che si viene guidati ad affrontarlo direttamente, superando quindi gli ostacoli dati da paure e giudizi. Cosa impedisce di affrontare questa problematica? Perché la si sta rifiutando? Dov’è il conflitto interiore?
- Con quali risorse personali affrontarlo
Ciascuno di noi possiede naturalmente tutto ciò che ci vuole per venir fuori da situazioni difficili, che si sono create a causa di un approccio disfunzionale a noi stessi, alla vita, agli altri. Individuare l’elemento condizionante e lasciarlo andare, o metterlo momentaneamente da parte, è il primo passo verso il riconoscimento di energie, forze e qualità autentiche di cui si è dotati e che servono proprio a uscire dall’identificazione col problema, per maturare un nuovo punto di vista. Cosa è in mio potere? Cosa posso fare fin da subito?
- Con quale attitudine
Viene così attivata una nuova visione di se stessi in rapporto alla tematica in questione. E’ la consapevolezza, ossia il potere di percepire la situazione non più come qualcosa di negativo, ma come un’opportunità di crescita, di cambiamento, di scoperta di sé. E’ l’abilità spirituale di cogliere lo specchio, il segnale, l’insegnamento insito nelle cose che ci accadono, per riportarle a se stessi, imparare le lezioni della vita ed evolvere.
- Come procedere
Quali cambiamenti introdurre nella mia vita? Come posso potenziare il risultato ottenuto? Con quali mezzi posso auto-sostenermi?
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Cosa non è la telefonata di luce
- Non è un momento di autocommiserazione. Non sono permessi sfoghi verbali fini a se stessi, che non portano da nessuna parte. Chi si piange addosso indulgendo al lamento e vuole essere confermato in tale personaggio, non vuole portare luce, non vuole evolvere, ma solo protrarre le proprie difficoltà, magari cercando nel terapista un alleato che possa “salvarlo” da qualche presunto carnefice. Non è questo l’indirizzo che vogliamo dare alla telefonata di luce.
- Non è un “parlatoio” in cui parlare saltando di palo in frasca, a casaccio. Tale attitudine non porta a sviscerare un singolo argomento, non porta nemmeno ad affrontarlo, ma solo a girovagare qua e là.
- Non è un monologo.
- Non è un’occasione per raccontare di voi stessi e della vostra storia ampiamente in lungo e in largo, partendo da chissà dove e da chissà quando. Non è necessario dilungarsi in racconti del passato.
- Non è un posto dove scambiare opinioni, che sono idee basate su giudizi, quindi su un lavorio mentale, che non produce evoluzione. Questa sessione, benché sia un lavoro a distanza, vi richiamerà ad un contatto con ciò che percepite e che potete osservare nel presente, portandovi così a livello del sentito.
- Non è in senso stretto una “terapia”, in quanto non siamo dinnanzi a qualcosa che va curato dal di fuori imponendo rimedi o artifici, ma si tratta di rimuovere ostacoli illusori creati dalla mente e di ripristinare un più positivo contatto con se stessi.
- E soprattutto: non è la sede in cui qualcun altro vi fornirà la ricetta giusta per la vostra felicità. Ma è la sede perché tu inizi a vedere cosa la sta limitando e cosa puoi concretamente fare come prossimo passo che parta da te.
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Portare luce: come fare
La capacità di portare luce è insita in ciascuno, è un aspetto della consapevolezza vera.
Essa è universale ma ognuno ci arriva a modo suo. Capire come, è parte del cammino evolutivo, che comprende passaggi intermedi in cui si acquisiscono visioni parziali, comunque utili proprio in funzione del percorso. Ciascuna di esse va onorata per quella che è, in quel punto, nell’itinerario verso la piena consapevolezza.
Qui possiamo ricordare alcune linee generali utili in questo tipo di lavoro, sia che venga fatto autonomamente, o con l’aiuto di un facilitatore.
- Ammettere il problema
E’ il primo step e richiede di essere sinceri con se stessi. E’ meglio un disagio vero che un benessere finto, perché sul primo possiamo lavorare, sul secondo no.
- Indagine o inquiry
Indagare in se stessi, osservarsi momento per momento senza lasciarsi sfuggire nulla, è uno strumento importantissimo. Come la consapevolezza è la corrente di luce, l’indagine è simile al circuito elettrico che la veicola e che permette l’accensione della lampadina. Attraverso l’auto-inchiesta percorriamo consapevolmente il labirinto della mente, stando presenti e osservando ancora e ancora, senza giudizio. La telefonata di luce ha lo scopo di aiutare l’auto-indagine attraverso il sostegno e il rispecchiamento. Occorre essere molto chiari nel distinguere tra un’indagine condotta con la mente nella mente, che si risolve in un giro nella ruota del criceto, e l’indagine orientata alla consapevolezza, che è un processo, in cui momento per momento si percepisce qualcosa di vero, che diventa poi il punto fermo per il successivo gradino. Il primo tipo di indagine non è una vera indagine: è vacua, futile, non confronta nulla, può tutt’al più risolversi nell’ennesimo raccontarsela. L’indagine vera scatta quando si è in grado di riconoscere dove si sta mentendo a se stessi e di conseguenza dove ci si fa del male, e con attitudine neutra e quindi libera da giudizio, si lascia andare il falso, l’illusorio, così che la cosa vera e reale si faccia strada da sé.
- Abbracciare il cambiamento
Non è “fare” qualcosa, il che sarebbe prodotto di una manipolazione. Scaturisce invece da un naturale movimento che parte da dentro, dal riconoscimento della propria verità. Allora è ineliminabile, incontrovertibile.
- Accompagnarsi
A questo punto sarà motivo di gioia, e non un peso, auto-accompagnarsi nel cambiamento con mezzi appropriati, siano essi nuovi stili di vita, meditazioni, corsi o altre occasioni che vanno ad agevolare la nostra trasformazione personale.
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Come avviene la sessione “telefonata di luce”
E’ molto semplice: si prende appuntamento e ci si incontra su Skype o per telefono. Per maggiori dettagli, vedi pagina “Sessioni a distanza“.
Se il ricevente lo desidera, si può registrare il file audio, così da poter riascoltare la sessione anche in seguito e continuare a lavorarci autonomamente.
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