Abbiamo parlato, in una precedente pagina, dei cinque elementi: acqua, aria (legno), fuoco, terra, metallo, e di come essi, nella loro alternanza, concorrano alla trasformazione dell’energia in movimento.
Qui ci soffermiamo su un aspetto poco noto dei cinque elementi: la loro presenza nelle tecniche di meditazione, soprattutto nelle meditazioni attive.
La meditazione in sé appartiene all’elemento Metallo, perché in essa la presenza si cristallizza e va in profondità.
Ma se consideriamo le meditazioni attive, che sono composte da varie fasi, possiamo facilmente rintracciare in esse anche gli altri quattro elementi.
Ciò ci aiuterà a comprendere meglio gli elementi, i loro doni, e a eseguire con maggiore consapevolezza le tecniche di meditazione attiva.
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Meditazione Dinamica
La meditazione dinamica è una tecnica della durata di un’ora, suddivisa in 5 stadi. Va praticata al mattino.
1.Prima fase
Si respira intensamente in modo profondo e caotico, aiutandosi con le braccia e con la partecipazione di tutto il corpo. In questa fase l’elemento Metallo viene profondamente stimolato e attivato. Quando esso è in disequilibrio, porta stagnazione, tossicità, irrigidimento; il metallo sbilanciato provoca difficoltà a sbarazzarsi delle tossine, sia fisiche che mentali ed emotive, e ciò si evidenzia col respiro piatto, segno che gli accumuli giacciono nelle profondità dei polmoni, organo metallo appunto.
Espellere con forza l’aria attraverso le narici, scarica l’anidride carbonica che non viene espulsa con la respirazione normale, depurando i polmoni ed il sangue e regolando il ph di tutto il corpo. Il movimento “a mantice” consente di comprimere l’addome e massaggiare anche l’intestino crasso, altro organo metallo dove si tendono ad accumulare scorie. Il cervello riceve una dose massiccia di ossigeno perciò la mente diventa più lucida e si allentano eventuali memorie che si sono strutturate nell’organismo.
2.Seconda fase
Si lascia andare attraverso suoni, movimenti ed ogni altra forma di espressione ciò che normalmente viene represso per via di un eccessivo uso della razionalità e di un comportamento controllato dalle inibizioni. In questo modo le emozioni legate alle memorie che si sono previamente allentate possono essere lasciate defluire, liberando l’organismo da ulteriori tossine che sono i mattoni che tengono insieme abitudini malsane. Ciò facilita anche la liberazione delle memorie registrate nelle cellule del corpo, chiamate appunto memorie cellulari. Questa fase è associata all’elemento Acqua: ci si lascia fluire, senza una forma, in modo sconclusionato, liberando le emozioni, come fanno i bambini, capaci di ridere e l’attimo dopo piangere…. si vive l’emozione del momento, come l’acqua che scorre in modo imprevedibile e fuori da ogni schema.
3.Terza fase
Adesso che l’energia è stata mossa e ripulita, può essere incanalata. La terza fase richiede di tenere le braccia alzate e di saltare atterrando sui talloni, emettendo il suono Huu. Questo esercizio sblocca l’energia sessuale che è la sede dell’energia primordiale nel corpo, permettendole di risalire lungo il canale energetico centrale all’interno della spina dorsale e di raggiungere il cervello e i centri energetici sottili posti sulla corona. Nella sua ascesa, l’energia smossa libera sbloccandoli tutti i centri energetici che trova sul suo percorso, portando benefici alle parti fisiche corrispondenti. Questa fase è da associare all’elemento Legno per il suo moto ascendente e incanalante: sei come un albero, che prende nutrimento dal suolo, lo lascia scorrere verso l’alto, e innalza i propri rami.
4.Quarta fase
La quarta fase inizia con uno “Stop”. Ogni attività fisica cessa di colpo. Il corpo rimane nella posizione in cui si trova per tutta la durata di questa fase. Qualunque movimento intenzionale cessa. Si ha l’esperienza della dimensione interiore nella sua originale pulizia e freschezza. Il corpo è pieno di vitalità che scorre liberamente in tutte le aree. Qui l’elemento Fuoco esprime la sua qualità di espansione, con una freschezza che è propria della mente primordiale e innocente, non contaminata dalle impurità dei condizionamenti. Il Fuoco è anche l’elemento spirituale per eccellenza, in quanto è, tra i cinque, quello che maggiormente si innalza e raggiunge le vette più elevate. Allo stesso modo, in questa fase, puoi percepirti come testimone, realizzando la meditazione.
5.Quinta fase
Si celebra danzando liberamente. E’ il momento di gioire di ciò che si è raccolto, in un clima di festosità. Si è giunti alla fase Terra, in cui si gode dei frutti del proprio lavoro, in cui si assapora l’abbondanza, in intimità con se stessi e con ciò che la Natura offre. Pronti ad affrontare la giornata.
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Meditazione Kundalini
Anche questa tecnica si avvale di un supporto musicale.
Va praticata nel tardo pomeriggio, quando la giornata volge al termine.
È suddivisa in quattro fasi.
1.Prima fase
Nella prima fase si sta comodamente in posizione eretta, con i piedi ben piantati a terra alla larghezza delle spalle, le ginocchia leggermente flesse e, facendo lieve pressione con i piedi sul terreno, si scuote il corpo il maniera sciolta e leggera. Il movimento parte dai piedi, propagandosi alle ginocchia, al bacino e poi su coinvolgendo tutto il corpo. Si deve produrre l’effetto di una vibrazione ascendente. Ciò produrrà lo sblocco di parti del corpo dove l’energia ristagna. Le ginocchia e il centro sessuale sono i più soggetti a somatizzazioni, e così le spalle, le braccia e le mascelle. Occorre perciò ascoltare le sensazioni presenti in tali aree osservandole da dentro, mentre vengono attivate dalla vibrazione ascendente. L’attenzione rientra all’interno, gli occhi sono chiusi, il controllo sul corpo viene completamente lasciato andare. Lo si osserva mentre il movimento fa scorrere l’energia dal basso verso l’alto. In questa fase si utilizza l’energia dell’elemento Acqua per ripulirsi da tutto ciò che la giornata ha portato: tensioni fisiche, pensieri, stati emotivi, ecc… Il movimento vibratorio produce l’effetto simile a una doccia: toglie le forme pensiero che con le identificazioni tenderebbero a fissarsi, rimettendo in circolo l’energia. Essa, così ripulita, è pronta per ri-direzionarsi in modo sciolto e naturale.
2.Seconda fase
Nella seconda fase il corpo viene lasciato danzare e muoversi come il suo naturale flusso gli suggerisce. È necessario non interferire con forme danzanti assunte mentalmente in altri contesti. Immaginate di essere dei petali che volteggiano e si muovono al vento, senza un ordine predeterminato. L’elemento Terra accompagna questa fase: si celebra, si gioisce, si raccolgono i frutti della giornata.
3.Terza fase
Nella terza fase si sta seduti in silenzio senza fare niente. Solo si osserva. Questa è l’essenza dell’elemento Metallo che guarda tutto ciò che è stato, tutto ciò che è e tutto ciò che può essere. È uno spazio di osservazione senza azione interiore alcuna.
4.Quarta fase
Nella quarta fase ci si sdraia supini e ci si lascia andare. Qui abbiamo ancora l’aspetto del riposo, del ritiro profondo dell’elemento Metallo e anche dell’Acqua che concepisce il nuovo che verrà.
Questa meditazione attiva è perfetta per un momento della giornata in cui ci si ritira, si è finito di lavorare, il sole sta tramontando. Gli elementi più estroversi, Legno e Fuoco, sono scarsamente presenti perché sono energie maggiormente attive nella parte centrale della giornata, e non è consigliabile stimolarle oltre un certo orario, altrimenti rischiamo di non dormire la notte.
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Strumenti
Affinché gli effetti guaritori di queste tecniche agiscano in profondità, è consigliabile praticarle per 21 giorni consecutivi.
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Buona meditazione!
di Renata Ughini e Asimo Caliò Roberto
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