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- Infanzia e condizionamenti
- Effetti nella vita da adulti
- Liberare le memorie cellulari
- Rinascere a nuova Vita
- Le costellazioni familiari bioenergetiche: un po’ di storia
- Irretimento e trauma
- Il bambino interiore
- Le cinque ferite e come guarirle
- L’amore dello spirito
- Possibili ostacoli
- Calendario
- Testimonianze
Infanzia e condizionamenti
La maggior parte dei problemi del nostro vivere quotidiano nasce dai nostri vissuti d’infanzia. Quando nasciamo, completamente aperti e vulnerabili, siamo immediatamente esposti alle influenze del mondo esterno.
Dipendiamo in tutto dagli adulti, che si occupano di noi facendo del loro meglio, ma senza poter ascoltare e soddisfare quello che è il nostro modo, assolutamente unico, di richiedere cure e amore. Fin dalla più tenera età veniamo condizionati a un vivere che non è su misura per noi, non corrisponde alle nostre inclinazioni, ai nostri bisogni. Il modo, soggettivo e condizionato, in cui i genitori ci guardano, condiziona noi a nostra volta, formando quell’immagine interiore di noi stessi che non corrisponde a chi siamo veramente. E’ così che perdiamo progressivamente contatto con noi stessi, con la nostra vera Natura, per cominciare a vivere una vita che non è la nostra.
Di generazione in generazione, si protrae una catena di sofferenza. Chi può e vuole spezzarla?
Effetti nella vita da adulti
Da adulti siamo, nostro malgrado, il prodotto delle memorie cellulari insediatesi in noi profondamente molto tempo prima… Siamo identificati con la nostra storia personale e spesso cediamo inconsapevolmente alla tentazione di nasconderci dietro di essa, non prendendoci la responsabilità di adulti che sanno cambiare le cose.
E tutto ciò, influendo sulle nostre relazioni, genera di continuo dolore e insoddisfazione… Tendiamo infatti, senza rendercene conto, a proiettare nel partner la figura del/dei genitore/i, e così facendo roviniamo le nostre relazioni intime, esigendo da chi ci è vicino ciò che mamma e papà non hanno saputo darci. E tutto ciò avviene a nostra insaputa.
Soffriamo perché siamo sotto sequestro emotivo. Il nostro bambino interiore bisognoso non trova appagamento: non sappiamo riconoscere di cosa abbiamo bisogno, ma pretendiamo che il partner lo sappia e che ci soddisfi.
Dietro a molti litigi tra adulti, dietro malumori, biasimi, sensi di colpa, c’è la “regia”del bambino interiore, che continua a urlare. La via per risanare le nostre relazioni da adulti è dunque quella di autoguarire le radici: solo così, possiamo incamminarci per la strada del diventare adulti a pieno titolo, cioè non solo fisicamente o anagraficamente, ma emozionalmente: ciò ci consentirà di diventare consapevoli della nostra parte bambina, di non farci più manipolare inconsciamente dalle sue aspettative e proiezioni. E soprattutto di impostare le nostre relazioni non più sulle pretese, ma su ciò che realisticamente siamo in grado di dare e di condividere.
Autostima, autorealizzazione in campo professionale ed economico, espressione dei talenti, libertà di creare la propria vita, sentirsi sulla propria strada e di occupare il proprio posto nel mondo: sono tutti aspetti della maturazione armonica dell’individuo adulto che tutti vorremmo conseguire. Ma appaiono un miraggio finchè nel nostro inconscio le memorie cellulari d’infanzia lavorano e sabotano i nostri intenti.
Liberare le memorie cellulari
Diventa così irrinunciabile, per chi è in un cammino di crescita personale, darsi l’opportunità di ricontattare dentro di sé quel bambino interiore ferito, ombroso, riluttante, sempre desideroso di essere ascoltato.
Questa parte di noi ha la sua storia da raccontare, ha sofferto tanto e attende proprio l’occasione giusta e l’ambiente protetto per poter dire la sua in un modo unico.
Il processo del “Guarire le Radici” è strutturato per far emergere le memorie cellulari che hanno condizionato e pilotato la nostra vita da adulti. Siamo finalmente liberi di esprimere e lasciar andare le paure, la rabbia, la gelosia, la vergogna, la frustrazione, i sensi di colpa, e tutta la sofferenza emotiva a lungo non detta e relegata nell’inconscio.
Le Costellazioni familiari Bioenergetiche guidano a riportare a galla spontaneamente i vissuti d’infanzia, anche in chi normalmente non ricorda quell’età così lontana.
Rinascere a nuova Vita
Cosa accade dopo essersi addentrati negli spazi interiori rivelati dai ricordi d’infanzia? Qualunque emozione bloccata (trauma o ferita), se rivissuta con consapevolezza, espressa e attraversata completamente, si trasforma in modo naturale in…… energia vitale!, che serve per…..vivere!!
Il nostro bambino interiore rinasce a nuova vita, animato da rinnovata fiducia, di nuovo aperto e disponibile a vivere, a fare esperienze, ad amare.
Può crescere nel modo che ha sempre desiderato: questa volta, siamo noi stessi nella nostra parte di adulti a poterlo sostenere, guidare, a incanalare nella giusta direzione le sue energie fresche, spontanee, creative.
Il nostro adulto interiore e il nostro bambino interiore possono ora finalmente comunicare tra loro, collaborando nella nostra vita: da questa integrazione nasce una nuova e più positiva percezione di se stessi.
L’energia liberata dal processo “Guarire le Radici” ci renderà finalmente pronti a vivere la nostra vita, a scegliere le cose giuste per noi, a stare in relazione serenamente, a ritrovare armonia e pace anche con i nostri genitori.
Le costellazioni familiari bioenergetiche: un po’ di storia
E’ comunemente noto che Bert Hellinger ha dato alla luce il metodo delle costellazioni familiari, applicandolo con successo in una miriade di casi e nei più svariati contesti: le costellazioni familiari consentono di esperienziare, mediante una rappresentazione guidata, le disarmonie che bloccano il fluire dell’amore e della vita nelle relazioni, e di giungere a una soluzione attraverso un movimento consapevole.
Le costellazioni familiari negli anni crebbero: l’efficacia di questo metodo, l’evidenza dei contenuti rappresentati, l’impatto sui partecipanti, l’ampiezza delle tematiche che possono trovare chiarimento o soluzione, ha fatto delle costellazioni familiari un sistema molto diffuso e amato da chi vuole migliorare se stesso e le proprie relazioni.
Nacquero così, dapprima ad opera dello stesso Hellinger, e poi di altri facilitatori, vari filoni di costellazioni: dalle costellazioni familiari “prima maniera”, si svilupparono altri rami, frutto della pratica delle costellazioni stesse: essa rivelò ben presto che le costellazioni sono un metodo in divenire, un metodo aperto e duttile, in continua crescita.
Alcuni di questi filoni sono scaturiti dalla straordinaria sensibilità e intelligenza di Hellinger, come le costellazioni spirituali. Altri sono nati dalla creatività di facilitatori e terapisti che hanno sperimentato con successo l’interazione tra le costellazioni e altre metodologie di crescita.
Alla dicitura classica “costellazioni familiari” si sono così via via aggiunti altri aggettivi che denotano il filone specifico di quella metodologia: costellazioni familiari sciamaniche, costellazioni familiari armoniche, costellazioni aziendali, costellazioni strutturali, costellazioni immaginali, ecc….
Le costellazioni familiari bioenergetiche sono venute alla luce nell’ottobre 2011, dopo un periodo di preparazione in cui Renata e Asimo stavano cercando un modo per consentire alle persone una potente e profonda elaborazione dei vissuti familiari. Nasce così “Guarire le Radici”.
Le costellazioni familiari bioenergetiche accolgono alcuni elementi delle costellazioni familiari e delle costellazioni spirituali di Bert Hellinger, della bioenergetica, della gestalt, dell’inquiry, e di numerose altre tecniche di rilascio, meditazione, visualizzazione, integrazione, in una sintesi assolutamente originale ed efficace.
Irretimento e trauma
Le costellazioni familiari bioenergetiche sono scaturite dall’osservazione di numerosi casi in cui il solo utilizzo delle costellazioni familiari “classiche” non ha prodotto miglioramenti significativi nella qualità della vita e delle relazioni della persona. Perchè? Se le costellazioni familiari sono un metodo così utile, com’è possibile che in certi casi non portino al risultato sperato?
Ciò spesso succede a causa del trauma: se la persona è traumatizzata, ossia nel suo inconscio agiscono cariche emotivericonducibili a una relazione distorta con i genitori, sarà probabile che non abbia ancora l’energia necessaria per affrontare con successo una costellazione familiare, o che il metodo stesso della costellazione familiare “classica” non sia d’aiuto in quel momento.
Sono i casi in cui, durante la rappresentazione della costellazione familiare, la persona non accetta o non recepisce la soluzione evidenziata dal conduttore, non la vive, non la accoglie dentro di sé, oppure non si giunge a una soluzione.
Le costellazioni familiari di Bert Hellinger non sono state concepite per guarire i traumi, né per “perdonare i genitori”, come erroneamente molti pensano. Hellinger ha chiarito più volte questo punto.
Le costellazioni familiari sono nate per risolvere gli irretimenti, ossia per sciogliere quelle sofferenze originate dall’esclusione di un membro dal sistema familiare. Che cos’è l’irretimento? E’ l’identificazione di un membro della famiglia con il destino di un altro. Non sempre il trauma o l’insieme dei traumi principali di una persona ha a che fare con l’irretimento. Spesso ricercare tramite la costellazione familiare in questi casi non dà frutto: è allora possibile lasciare lo scenario aperto, in attesa di successivi sviluppi, e/o rivolgersi a un altro strumento di elaborazione.
Che cos’è invece il trauma?
Trauma è un’interruzione dello scorrere dell’energia vitale nel corpo, a seguito di un fatto vissuto come doloroso, fatto che la persona non è riuscita a digerire, ad accettare, a lasciar andare, e che quindi si è fissato in profondità nell’inconscio, dove ha acquistato il potere di sabotare i tentativi di quella persona di vivere pienamente, amare ed essere amata. Tali fatti dolorosi risalgono in massima parte all’infanzia, età in cui il bambino non possiede gli strumenti per elaborare in modo consapevole i vissuti, specialmente se questi riguardano la relazione con i genitori, che il bambino vede come punti di riferimento assoluti, e in nome dei quali sacrifica la propria identità essenziale, non permettendosi di sentire rabbia e odio nei loro confronti, ma sentendosi in colpa e alimentando così la paura.
Il bambino interiore
Chi è traumatizzato? Ad un certo livello, lo siamo tutti: in ogni adulto c’è un bambino interiore che di solito è in gran parte inconscio. Comunemente, si diventa adulti in senso anagrafico e ci si lascia alle spalle la fanciullezza nel senso che si matura un carattere, una personalità: è questa la parte cosciente, generalmente identificata con l’intelletto.
Da giovani, guardiamo avanti, crediamo di aver superato l’età infantile, e in un certo senso è così, ma in realtà ci siamo semplicemente disconnessi dal bambino interiore: nella nostra società, è il prezzo da pagare per entrare nel mondo degli adulti.
Il bambino interiore sopravvive nell’inconscio: come adulti siamo consci a livello di idee, abbiamo desideri, progettiamo la nostra vita, nutriamo sentimenti di cui siamo più o meno convinti, ma non siamo consapevoli di noi stessi, dei nostri veri bisogni, dell’origine di certi comportamenti, del perché attiriamo certe cose piuttosto che altre. Ciò accade perché, non essendo più in contatto con il bambino interiore, non siamo più in contatto con la nostra energia.
Perché ci disconnettiamo dal bambino interiore? Perché questa dualità?
Ci disconnettiamo dal bambino interiore perché nella sua energia sono impressi i traumi, le ferite, le memorie cellulari di quando non siamo stati accolti, capiti e amati nel modo giusto per noi. Distaccandoci interiormente dal bambino interiore, non sentiamo più quelle sofferenze, viviamo nell’illusione che esse non ci siano, ma poi capita, nostro malgrado, che le attiriamo, perché, anche se non ce ne accorgiamo, vibriamo quell’energia.
Le costellazioni familiari bioenergetiche ci riconnettono al bambino interiore. I traumi affiorano e possiamo processarli: mobilitando l’energia bloccata da quel vissuto doloroso, tornando a rivivere la relazione col genitore per quella che è stata, andiamo a sbloccare e ad esprimere la carica emotiva, per lasciarla andare.
Il bambino interiore può finalmente liberarsi da paura, rabbia, odio, sensi di colpa, vergogna, disperazione. Può tornare ad essere il bambino innocente, felice e gioioso: come adulti, non abbiamo più bisogno di crearci barriere interiori per tenerlo relegato in profondità e non sentirlo.
Con le costellazioni familiari bioenergetiche inauguriamo un nuovo rapporto tra la parte adulta e il bambino interiore, fatto di comprensione, tenerezza, amore, gioco. Possiamo ascoltare il bambino interiore, scoprire che è la fonte della vitalità, dell’entusiasmo, della spontaneità, qualità che ci sostengono in una nuova vita da adulti integrati e consapevoli.
Per approfondire:
“Bambino interiore: la guarigione”
Le cinque ferite e come guarirle
Che tipo di traumi il bambino interiore porta con sé? Come possiamo ricontattarli?
Col termine “trauma” non intendiamo riferirci ai casi patologici di disagio grave e conclamato, che necessitano di ben altra terapia, somministrata da esperti nel campo medico.
Ci riferiamo invece alle ferite che ciascuno di noi porta con sé, per il solo fatto di essere venuto al mondo in una certa famiglia, e di aver affrontato il processo della crescita con i genitori che si è scelto e che, insieme all’incredibile dono della vita e al sostegno nel diventar grande, hanno pure inevitabilmente trasmesso modalità, energie e schemi che hanno formato un bagaglio di sofferenza, dalla quale chi vuol crescere sul serio deve liberarsi.
Le costellazioni familiari bioenergetiche consentono di liberare l’energia trattenuta nei traumi che sono alla radice delle cinque ferite, così ben descritte da Lise Bourbeau nel libro “Le cinque ferite e come guarirle”.
L’autrice mostra il collegamento tra ciascun tipo di ferita del bambino interiore, e la tipologia di personalità adulta che ne deriva, ossia la maschera che ci troviamo a indossare nel tentativo di proteggerci dalla vulnerabilità. Senza giudizio verso di sé né biasimo verso i genitori, siamo guidati a riconoscere l’origine di alcuni dei comportamenti più comuni nelle relazioni adulte:
– rifiuto
– abbandono
– umiliazione
– tradimento
– ingiustizia.
Ogni ferita reca con sé la menzogna personale, ossia quel complesso di idee che ci si è costruiti, senza alcun rapporto con la vera realtà, idee che ci portiamo dietro come barriera per non vedere e non sentire la sofferenza.
Con le costellazioni familiari bioenergetiche, attraverso lo sblocco corporeo ed emotivo, la persona rilascia le tensioni accumulate dalla memoria della ferita, e rimette in circolo l’energia vitale, sperimentando una nuova percezione di sé in rapporto ai genitori, e andando di conseguenza ad alleggerire lo spessore delle maschere e delle costrizioni che formano i paletti della personalità.
L’amore dello spirito
E’ proprio questo nuovo e più pulito sentire che conduce il partecipante ad inchinarsi ai genitori, a ringraziarli per il dono della vita, con un gesto non forzato, ma pienamente consapevole e ricco di quell’amore incondizionato che ha sempre desiderato. Riconosce ed è riconosciuto, sentendosi al suo posto.
Si tratta forse di perdono? Le costellazioni familiari bioenergetiche servono a perdonare i genitori?
Il perdono è solo un concetto, ancora basato sulla separazione. Il lasciar andare il rancore, ed aprirsi all’amore che c’è sempre stato, è invece un’esperienza, è un autentico movimento dello spirito.
Una volta che si è fatta l’esperienza del lasciar andare, perdonare non ha senso. I genitori erano già perdonati in partenza.
Le costellazioni familiari bioenergetiche ti permettono di lasciar andare ciò che non è amore, di trasformare le cariche energetiche negative in vitalità, gioia, fiducia.
Una volta ripulito lo spazio di relazione tra bambino interiore e genitori, si svela l’amore incondizionato, che ci permette di accogliere la forza della vita e di affidarci ad essa e ai movimenti dello Spirito.
Le costellazioni familiari bioenergetiche essenzialmente fondono costellazioni familiari e bioenergetica, all’interno di un processo rigoroso di discesa dentro se stessi, nell’inferno delle ferite, e di risalita con nuove risorse, nuova consapevolezza che andrà ad animare la vita dell’adulto trasformandola.
Possibili ostacoli
1. “Genitori intoccabili”
L’infanzia e il rapporto con i genitori sono considerati da molti, soprattutto in Italia, un “tabù”. Siamo un popolo di “mammoni”: tardi molti si distaccano dalla gonna materna o dalla casa paterna, e molti ne restano emotivamente dipendenti per tutta la vita. Il processo “Guarire le radici” rompe tali consuetudini, per inaugurare un rapporto più sano, semplice e diretto, con i genitori, vivi o morti che siano.
Osare mettere in discussione l’educazione che ci è stata impartita, le idee, gli schemi di comportamento, è pertanto salutare. La ribellione è necessaria, se vogliamo crescere davvero. E non è un affronto o un tradimento nei confronti dei genitori: rigettare i condizionamenti che ci son stati da loro trasferiti, per ritrovare la nostra libertà e l’amore per noi stessi, non è mancanza di rispetto verso di loro, ma significa collocarli finalmente nella giusta luce, vederli per quelli che sono: esseri umani che hanno fatto del loro meglio, in base alle risorse che avevano, e che sicuramente vogliono la nostra felicità, ossia che noi troviamo la nostra strada.
A una fase di “rottura”, succederà una fase di riconciliazione e di riunione: saremo a quel punto liberi di recuperare, su un nuovo piano, taluni modelli risalenti all’infanzia, qualora utili per la nostra evoluzione. Ma sarà allora nostra libera scelta, non più imposizione.
2. Sminuire o eludere il problema
Tutti, in misura minore o maggiore, abbiamo ricevuto traumi e condizionamenti nell’infanzia, ma siamo portati a eludere il problema, magari pensando che, in fondo, abbiamo avuto un’infanzia “normale”, che non è successo niente di grave, ecc…
Questo perché non è gradevole per nessuno rivivere certe esperienze, lasciar riaffiorare certi sentimenti a lungo sopiti. Nessuno vorrebbe tornare in quei luoghi interiori e risentire quelle sensazioni.
Ma ritornare là consapevolmente, è il più grande regalo che possiamo fare a noi stessi; mettendo “il dito nella piaga”, ci apriamo alla possibilità di uscire dal circolo vizioso delle memorie cellulari limitanti, per poi ricreare la nostra vita.
3. Apparente mancanza di ricordi
Un altro luogo comune piuttosto diffuso è credere di “aver dimenticato tutto”, di non avere ricordi. Ma si tratta, ancora una volta, di una difesa, di un meccanismo automatico, che scatta in noi per impedirci di aprire gli occhi su come sono andate le cose e su quanta sofferenza è celata in noi.
Le Costellazioni familiari Bioenergetiche portano a galla ciò che siamo pronti ad affrontare, ciò che ci serve per trasformare la nostra vita in quel momento. Resteremo sorpresi di quanti ricordi affiorano, e dei collegamenti tra di essi.
Informazioni sul corso
“Guarire le radici ” è un corso residenziale.
Per le date consulta il Calendario
Per approfondire…
vedi anche: corso seminario sul bambino interiore
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