Osho Kundalini Meditation
La meditazione kundalini di Osho è, insieme alla meditazione dinamica, la più conosciuta e praticata tra le meditazioni attive.
La tecnica è apparentemente molto semplice, la musica meravigliosa, ciò ne fa una meditazione molto amata e apprezzata perché praticabile da chiunque, anche da chi si è da poco avvicinato alla meditazione.
Nonostante la facile esecuzione, la meditazione kundalini di Osho porta in profondità a vari livelli ed è adatta a tutti, sia al principiante che al meditatore iniziato.
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Benefici
Ricettività
Questa meditazione, attiva ma non troppo, è indicata per sviluppare la ricettività. Favorisce il lasciar andare ciò che non serve, e il predisporsi ad accogliere nuove comprensioni. Ti svuoti, e come un vaso ti riempi di nuova linfa. L’attività fisica morbida e moderata e le fasi di ascolto portano a sviluppare energia femminile. L’orario consigliabile per questa pratica, il tardo pomeriggio, è la fase della giornata propizia per volgersi all’interno, e accogliere le vibrazioni dei Maestri.
Integrazione
E’ un’ottima meditazione per integrare un processo, sia esso la tua giornata quotidiana, o un corso di crescita personale cui hai appena partecipato, in quanto permette l’assimilazione delle esperienze.
Rilassamento
Praticata a fine giornata, agevola il relax, meglio di qualsiasi altro trattamento di benessere. Con lo scuotimento, ti scrolli di dosso le situazioni che possono averti creato stress o tensioni sia fisiche che mentali durante il giorno, e predisponi la tua energia e il tuo corpo a entrare nella fase serale e notturna. E’ un buon modo per lasciarti alle spalle il lavoro, gli impegni, il fare, e per dare a te stesso l’opportuna ricarica. Finita la meditazione, un bagno o una doccia sono un piacere aggiuntivo per poi sprofondare nel sonno nella massima quiete.
Attivazione di kundalini
Questa meditazione non a caso si chiama “kundalini meditation” . Può capitare che si attivi la kundalini, durante la pratica o dopo. Il modo in cui l’energia kundalini si manifesta quando si muove verso l’alto, è soggettivo. Vi potrà capitare di sentire una specie di scossa elettrica più o meno veloce che parte dalla zona del sacro e percorre la spina dorsale fino ad arrivare alla base della nuca o alla cima della testa, o di sentire un insolito formicolio dentro la schiena, o ancora di avere una qualità di presenza particolarmente lucida. Non è per tutti uguale, e dipende anche dal tipo di percorso spirituale che avete fatto in precedenza, anche in vite passate. In ogni caso, salutate con un SI’ questi fenomeni, e non attaccatevi ad essi, ma lasciateli andare con amore. E se non vi si attiva la kundalini, va bene anche: non è questo l’unico scopo della pratica, non spazientitevi, non sentitevi delusi né sbagliati, e non paragonatevi.
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Preparazione
Ti servono:
- Uno spazio indisturbato in cui stare raccolto
- Un cuscino sostenuto su cui star seduto comodamente
- Coperta e/o tappetino o materassino per la fase finale di rilassamento
- Il CD musicale della Osho Kundalini Meditation. La musica gioca un ruolo fondamentale in questa meditazione; non che non sia possibile farla con altra musica, ma è raccomandabile usare l’originale, ispirata da Osho proprio per ottenere certi risultati. Puoi trovarla QUI. Se risultasse esaurito, o non disponibile, CONTATTACI per avere il file audio condiviso.
- Tempo: 1 ora. Se non disponi di un’ora intera, puoi accorciare i quattro brani creando tracce più brevi sul computer, facendole durare 7 minuti ciascuno per ottenere la durata complessiva di mezz’ora; è meglio che niente. Se necessiti di questo CD abbreviato e non sai come fare a prepararlo, contattaci.
- Spegni il cellulare
- Vestiti comodo con una tuta che permetta i movimenti fluidi del corpo e che non stringa.
- La meditazione va fatta ad occhi chiusi dall’inizio alla fine, se hai difficoltà puoi indossare una mascherina morbida.
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FASI
1′ STADIO: SCUOTIMENTO
In piedi, poni i piedi paralleli ben piantati a terra e larghi circa quanto il bacino o poco più. Se sei afflitto da una postura abitualmente non buona, che ti induce a mettere i piedi divergenti (con le punte in fuori) e quindi non paralleli, verifica che siano effettivamente paralleli guardandoli, prima di chiudere gli occhi. Ciò è importante, col tempo potrà agevolare una spontanea auto-correzione. Chi mette i piedi a paperella, o tende a chiuderli, o si appoggia più su un piede che sull’altro, riflette con ciò uno scarso radicamento, e disturbi di vario tipo.
La postura di partenza perciò è importante, anche perché lo scuotimento parte dalle piante dei piedi, e se queste sono ben posizionate, la vibrazione parte da una base corretta e si propaga bene a tutto il corpo.
Incomincia a scuotere pompando leggermente le piante dei piedi sul pavimento, e lasciando che il resto del corpo ondeggi liberamente assecondando il movimento.
Porta attenzione affinché tutto il corpo sia rilassato: rilassati nello scuotimento. Non devi fare niente, non scuotere intenzionalmente le braccia o le mani o altre parti del corpo, ma semplicemente osserva come la propagazione dello scuotimento avviene per conto suo, coinvolgendo le gambe, il bacino, la schiena, la colonna vertebrale, l’addome, il petto, il collo, la nuca, la testa, le braccia, le mani…..
Sii presente DENTRO il corpo e lascia andare ogni parte dove trovi tensioni: rilassa la mandibola, le spalle, i muscoli facciali, le dita delle mani, ecc….
Lo scuotimento agevolerà il rilascio di blocchi, stanchezza, indolenzimenti sul piano fisico, e a livello mentale noterai un rapido svolgersi di pensieri che sorgono e vanno via da soli.
Lascia che la parte destra del corpo e quella sinistra procedano insieme, sempre parallele. Il ritmo potrà variare: più lento, più veloce….
Accogli qualsiasi cosa si presenti alla tua consapevolezza: sensazioni fisiche soprattutto, accogli con la stessa disponibilità sia quelle gradevoli che quelle sgradevoli. Respira profondamente.
Se si esegue correttamente lo scuotimento, dopo alcuni minuti esso prende il sopravvento e tutto il corpo lo vive in modo unitario, vibrando dai piedi alla testa in un unico movimento ascensionale, simile a quello di un serpente. La musica facilita il tutto, ti prende, ti trasporta fino a che ti dimenticarti di te e diventi lo scuotimento.
E’ importante entrare nella prima fase con totalità, attenersi alla tecnica e lasciarle fare, perché da ciò dipende lo sviluppo successivo della meditazione.
2′ STADIO: DANZA LIBERA
La musica di questa fase farebbe danzare anche i sassi, dunque: dacci dentro! Lascia che il corpo si muova liberamente, coinvolgi tutto il corpo.
Respira. Lascia che l’aria entri dalla bocca, così da ossigenarti e ricaricarti di energia.
Permetti alla musica e alla danza di prenderti. Quanto meno il movimento è controllato, quanto più è naturale e spontaneo, tanto più vai in profondità nel liberarti di ciò che non ti è utile, e nell’esplorare le potenzialità della tua energia.
3′ STADIO: ASCOLTO
Siediti sul cuscino, rilassati nella posizione e rimani eretto con la schiena, sentendo la base del sedere ben piantata.
La musica è sublime. Lasciati pervadere dalle sue vibrazioni. Respira. Stai in ascolto.
Se hai lavorato bene nelle prime due fasi, in questa è possibile che ti arrivino comprensioni. Ma non cercare nulla. Ascolta e basta.
4′ STADIO: SILENZIO
La musica finisce, ora c’è silenzio e tu puoi rimanere seduto, oppure sdraiarti a pancia in su SENZA CUSCINO, in posizione orizzontale. Lasciati andare.
Se scegli di restare seduto, vuoi continuare a stare presente in ascolto.
Se scegli di sdraiarti in savasana, vuoi lasciarti andare completamente. In tal caso, potresti addormentarti: non c’è problema, è un piccolo sonno molto rigenerante, nel quale l’energia che hai mosso si equilibrerà da sé prendendo le vie giuste.
Il gong finale ti segnala che la meditazione è finita. E’ tempo di tornare in posizione seduta piano piano, e dolcemente riaprire gli occhi.
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Avvertenze
- E’ sconsigliabile praticare la Meditazione Kundalini di Osho al mattino, perché ti rilassa molto e non ti darebbe la carica giusta per affrontare la giornata.
- Se meditare dopo cena ostacola il tuo sonno perché muovi troppa energia, fai la kundalini verso le 17.00 o le 18.00, prima di cena.
- Se invece dormi comunque bene e non fai fatica ad addormentarti, puoi praticarla anche dopo una cena leggera, se ciò si rende necessario in base ai tuoi orari lavorativi o alla tua organizzazione. In tal caso, puoi scivolare nel sonno direttamente all’ultimo stadio.
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di Renata Rosa Ughini
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GRAZIE
Si l ‘ho praticata stasera per la prima volta e mi è piaciuta moltissimo ora mi sento molto rilassata
Io la pratico da due mesi e sto molto meglio. Vorrei informazioni sul cd ridotto.
Grazie
Buongiorno Barbara, grazie per il tuo contributo. Se vuoi il file ridotto, contattaci e vediamo come fartelo avere.