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MEDITAZIONE DINAMICA

14 Maggio 2014 by Renata e Asimo 2 Comments

Osho Dynamic Meditation

meditazione dinamica osho

1. La meditazione dinamica di Osho: cos’è

Oggi parliamo di una tecnica di meditazione molto speciale, una delle tecniche di meditazione più efficaci al mondo, una tecnica di meditazione che può cambiarvi la vita: la Osho dynamic meditation!

La meditazione dinamica di Osho appartiene al gruppo delle meditazioni attive, quelle meditazioni che contengono fasi in cui muovi il corpo, permettendo così all’energia stagnante o compressa di smuoversi e ritornare a circolare, a cui seguono fasi silenziose di decantazione e integrazione.

In questo post vediamo insieme alcuni consigli utili soprattutto a chi l’ha praticata poche volte o intende incominciare…. i più esperti gioiranno nel ritrovare spunti a loro cari.

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2. La meditazione dinamica: cd musicale

La meditazione dinamica ha la durata di 1 ora, si compone di 5 fasi scandite da 5 diversi brani musicali in successione. La musica è importante perché vi accompagna, vi aiuta ad entrare meglio nell’esercizio e vi segnala quando termina una fase e inizia la successiva.

Potete acquistare il cd audio QUI per averlo sempre a disposizione, o utilizzare la musica messa a disposizione gratuitamente cercando nel web …

Se hai difficoltà contattaci.

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3. Dove praticare la meditazione dinamica: lo spazio

Avete bisogno di uno spazio tutto per voi. E’ possibile praticare la meditazione dinamica ovunque: gli ambienti più usuali e adatti allo scopo sono le sale dei centri di meditazione, ma la dinamica si può fare anche a casa propria, sulla spiaggia, in mezzo alla natura (in un bosco o in un prato), in una stanza d’albergo…. L’insegnante da cui ho appreso la meditazione dinamica, anni or sono, mi disse che durante un viaggio la praticò in modalità silenziosa sul piatto della doccia….

Sì, volere è potere, impariamo a sfatare l’idea limitante che questa meditazione può essere svolta solo durante un seminario o in un centro Osho… Questa convinzione è senz’altro da lasciar andare, in favore di una maggiore apertura, che ci disponga a praticare la meditazione dinamica in qualsiasi luogo, purchè protetto. Questa è la condizione da tener presente, e che non deve mancare: dovete sentirvi liberi e indisturbati.

Se il luogo è casa vostra, accertatevi di non aver paura di disturbare o di essere interrotti.

  • Se vivi con qualcuno, informa i tuoi familiari che ti prendi del tempo e dello spazio tutto per te, per una tua attività, durante la quale hai bisogno di stare da solo.
  • Se temi di produrre rumori che possono infastidire o insospettire i vicini di casa, informali prima e se necessario pattuisci con loro un orario per entrambe accettabile. Non è necessario che ti dilunghi a spiegare nel dettaglio cosa fai, è sufficiente che dici che tutte le mattine fai una sorta di attività fisica per iniziare bene la giornata. Molte persone abitano in condominio e si alzano relativamente presto la mattina per meditare e poi andare a lavorare, e necessitano di preparare il terreno con chi vive vicino a loro per poter fare la meditazione dinamica sicuri di non disturbare nessuno. Comunicare con chiarezza è il primo passo. La scrivente ha praticato per anni la meditazione dinamica vivendo in condominio, perciò sa bene che i benefici che questa meditazione porta sono di gran lunga superiori a quelli che la mente ama definire come ostacoli.

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La meditazione dinamica: quando praticarla

E’ raccomandabile svolgere la meditazione dinamica al mattino appena svegli, è l’orario migliore. Se per motivi lavorativi dovete alzarvi prestissimo e rincasate in tarda mattinata, è possibile svolgere la meditazione dinamica anche prima di pranzo. Non andrebbe però fatta di pomeriggio né tantomeno la sera. E’ importante essere a stomaco vuoto.

E’ consigliabile svolgere cicli di 21 giorni per permettere a questa potentissima tecnica di meditazione di esplicare il massimo dei suoi effetti benefici. E’ comunque possibile decidere una cadenza diversa, in base alle vostre esigenze.

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4. Attrezzature e strumenti

La meditazione dinamica va fatta ad occhi chiusi dall’inizio alla fine: ciò è della massima importanza per tenere con voi l’energia e non disperderla all’esterno. Se avete qualche difficoltà, o temete di aprire gli occhi involontariamente, è comodo utilizzare una mascherina.

Tenete a portata di mano fazzoletti, vi servono all’inizio per preparare il naso alla respirazione della prima fase.

L’abbigliamento consigliato è una tuta comoda, maglietta, calzini.

Possono essere utili: un tappeto, cuscini.

Pronti? Si parteeee!

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5. La PRIMA FASE della meditazione dinamica

Consiste in una respirazione profonda e caotica, eseguita col naso: si butta fuori l’aria dal naso più ampiamente e velocemente possibile. Mettici tutta la tua attenzione, tutta la tua forza, tutto il tuo impegno: sii totale! Focalizzati sull’espirazione, l’aria entra da sola, non la devi controllare, semplicemente svuota completamente i polmoni ad ogni soffio. Aiutati con movimenti delle braccia, asseconda l’esalazione con tutto il corpo, come se fosse un enorme mantice. Diventa una macchina da respiro!

Questo esercizio serve a eliminare dal tuo sistema corpo-mente tutti i residui del ciclo respiratorio, serve a svuotarti fisicamente, a predisporti a evacuare tutto ciò che trattieni sotto forma di pensieri, emozioni, che hanno il loro corrispettivo negli scarti del metabolismo respiratorio.

Se esegui la prima fase al massimo, andando oltre i limiti autoimposti, getti le basi per andare alla grande anche nelle fasi successive.

E’ importante aderire con l’attenzione al respiro, non incantarti in una respirazione monotona, e se ciò dovesse accadere, rompi il ritmo e ricordati di spingere a fondo l’espirazione, contraendo anche l’addome e la pancia per far fuoriuscire l’aria.

“La tecnica che ho elaborato, la meditazione dinamica, prende l’avvio dalla respirazione, poichè respirare ha radici profonde nel vostro essere. Se mutate il vostro ritmo respiratorio, potete innescare molti processi di trasformazione…Questa respirazione caotica ha il fine di portare la confusione, l’anarchia, nel vostro organismo represso. …la repirazione caotica distruggerà tutti i modelli radicatisi in voi nel passato. farà tabula rasa di tutto quello che avete fatto di voi stessi. Una respirazione priva di modelli creerà il caos all’interno di voi stessi, ciò è indispensabile, perchè altrimenti non vi sarebbe possibile scatenare le vostre emozioni represse….” – Osho –

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6. La SECONDA FASE della meditazione dinamica

è la catarsi. Libera tutto ciò che normalmente è represso in te: piangi, ridi, ti arrabbi, sbotti, ti dimeni, dai fuori di matto, fai versacci…. tutto è permesso! Usa tutto il corpo per esprimere con totalità ciò che in te emerge momento per momento: non censurare niente, lascia affiorare ed esprimi. Se ti è possibile, compatibilmente con l’ambiente in cui ti trovi, usa la voce per emettere suoni, urla, gemiti, ecc…. Se svolgi la meditazione dinamica in modo silenzioso, dacci dentro col corpo: dimenati, usa ogni tipo di gestualità per dar sfogo all’impulso del momento.

Se ti sembra che non ci sia niente, non stare fermo, ma acuisci l’ascolto del tuo corpo e incomincia a lasciargli fare quello che vuole. Puoi anche esagerare un po’ volontariamente, al fine di darti uno spunto per scoprire cosa al tuo corpo fa piacere esprimere.

Questa fase serve a disinibirti, a ritrovare la via della spontaneità, a liberare le tensioni psicofisiche accumulate a causa di una vita troppo strutturata. Approfitta dunque di questi 10 minuti, per vivere la tua follia e lasciar andare la nevrosi, qualunque essa sia. Fidati della naturale saggezza del corpo, che conosce la via per liberarsi.

“Io vi invito a essere consciamente folli. All’inizio potrà trattarsi forse di qualcosa di forzato, di voluto, potrà addirittura essere pura finzione, una recita. Siamo divenuti talmente falsi che non riusciamo più a comportarci in modo reale, autentico… Ma non preoccupatevene: insistete. Presto raggiungerete la diga che avete innalzato a contenere tutto quello che avete represso…è indispensabile alleggerirsi di questo peso, con un simile fardello è impossibile per l’uomo attingere alla meditazione.” – Osho –

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7. La TERZA FASE della meditazione dinamica

è un salto eseguito con le braccia in alto, i piedi paralleli larghi circa quanto il bacino, pronunciando il mantra “huu” e focalizzando l’attenzione alla zona del primo chakra.

Questa fase può risultare faticosa, ma è importantissima per risvegliare l’energia addormentata nei chakra bassi, e convogliarla verso l’alto. Abbiate cura di battere a terra tutta la pianta dei piedi, o almeno i talloni. Non saltate sulle punte dei piedi, né a piedi divaricati verso l’esterno, perchè vi fate del male e non sortite alcun effetto positivo.

Se sei in normali condizioni di salute, e in un ambiente dove è permesso saltare (avrai verificato precedentemente questo requisito riguardante lo spazio), allora la cosa ottimale è fare il salto pieno e continuativo, essere totale nello sforzo, esaurirsi completamente! Ciò ti darà grandi risultati: la meditazione dinamica non ti invita a “giocare al risparmio” con le tue energie! La mente ha costretto la tua energia in un angolino, al minimo delle tue possibilità, per tutta una vita! E adesso, la meditazione dinamica è il tuo momento! Il momento di rivitalizzarti!

Se hai gravi problemi alla schiena e/o ti trovi in un ambiente in cui saltare non è ammesso, allora non darti per vinto! Non rinunciare a questa splendida meditazione! Puoi sostituire il salto pieno con un’attenta oscillazione basculante del bacino, avanti e indietro, accompagnata dal ritmo del respiro e dal suono “huu”, sempre con le braccia in alto.

“Il suono hu va a colpire il centro sessuale dall’interno…l’energia comincia a fluire dentro di voi. Questo flusso interno di energia vi trasforma completamente. Divenite un altro individuo: generate voi stessi.” – Osho –

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8. La QUARTA FASE della meditazione dinamica

è lo stop. Quando la musica ritmata della terza fase si conclude, una voce dice “stop” e inizia la fase del silenzio. In questo preciso istante, fermati esattamente dove sei e nella posizione in cui sei, non modificare niente.Respira e osserva. Sei immobile come una statua.

Tutta la tua energia sia rivolta a osservare, a stare con quello che c’è, qualunque cosa esso sia: freddo, caldo, prurito, gocce di sudore, vibrazioni, pensieri….. osserva, ma non agire sulla base di quello che c’è. Diventa un testimone. Se il corpo fa da sé dei piccoli movimenti, lasciaglieli fare ma non interferire, non fare nulla attivamente. Lascia che tutto sia così come è.

“In questo stadio siete soltanto testimoni…in costante vigilanza: non fate nulla, siate soltanto testimoni, rimanete soltanto con voi stessi, nell’immobilità più assoluta…non muovetevi, non desiderate, non cercate una posizione più comoda…rimanete immobili così come vi trovate, in silenziosa testimonianza di quanto vi sta accadendo.” – Osho – 

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5. La QUINTA FASE della meditazione dinamica

è una danza libera. Finito il silenzio, inizia una musica molto bella e tu celebri, sei tutt’uno con la danza, con la musica.

 “Il mio intento non è quello di imporvi a forza un comportamento equilibrato; anzi, il mio proposito è di indurvi a portare alla luce la vostra pazzia. Quando voi l’avrete espulsa completamente, gettata nel vento,la sanità interverrà spontaneamente. Crescerete. Sarete trasformati. Questo è il senso della meditazione” – Osho –

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Le citazioni sono tratte da questo libro.

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Comments

  1. federico says

    16 Aprile 2015 at 1:08

    volevo chiedere: ogni quanti giorni è consigliabile praticarla? ogni giorno? e visto che la mia intenzione è di cominciare con la dinamica per poi passare alla vipassana, per quanto tempo è consigliabile praticare la dinamica prima di poter fare il cambio?

    Rispondi
    • Renata e Asimo says

      16 Aprile 2015 at 10:14

      Ciao Federico, grazie per il tuo contributo a questo articolo.
      Non c’è una risposta valevole per tutti, perché ciascuno di noi ha delle esigenze energetiche diverse e una propria struttura o tipologia e un diverso stile di vita. In generale, è consigliabile praticare la meditazione dinamica per cicli di 21 giorni: tale è il periodo in cui si riesce a andare in profondità e a stabilizzare una qualità energetica meditativa. L’ideale sarebbe compiere un intero ciclo di 21 giorni, specialmente se non la si è mai praticata prima. Questo principio è valido per tutte le tecniche di meditazione, e rispecchia la legge dell’ottava o del ciclo di 7. E’ facile cadere nella forma-pensiero che suggerirebbe che fare la meditazione dinamica tutti i giorni è impossibile: infatti questa pratica implica l’alzarsi presto al mattino, l’organizzarsi in modo da poterla adattare alle esigenze di lavoro, di famiglia, di vicinato, di condominio, ecc…. (per esempio attrezzandosi con cuscini, tappeto…). Ma per esperienza diretta possiamo dire che è fattibilissimo e che l’impegno impiegato viene ampiamente ricambiato.
      In ogni caso, la meditazione dinamica va fatta in orario mattutino, prima di pranzo, e non al pomeriggio-sera. L’ideale è al mattino appena svegli.
      Le due tecniche che tu indichi non sono incompatibili tra di loro, ma complementari. E’ infatti possibile praticare la dinamica al mattino e la vipassana al pomeriggio o anche alla sera. Ma se intraprendi la dinamica ti renderai conto che essa copre ampiamente la tua necessità di contattare te stesso e la tua energia. In breve, il tuo intento di fare prima la dinamica e poi la vipassana è ottimo.

      Rispondi

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